Il Napoli sta chiudendo un calciomercato al top con gli acquisti di Tanguy Ndombele e Giacomo Raspadori, che si aggiungono a quelli di Kvaratskhelia, Ostigard e Simeone, Kim, oltre al riscatto di Anguissa ed il rinnovo di Juan Jesus. Ma se da un lato Gazzetta parla di scudetto, dall’altro comincia a gettare qualche ombra sulla formazione di Spalletti, che addirittura potrebbe essere ‘appesantita’ dai troppi acquisti.
Gazzetta scrive: “Vedi il Napoli e poi… cambi. Avanti un altro: i botti dopo Ferragosto portano Ndombele, è atteso Raspadori e si tratta per Navas. Viavai frenetico nella campagna di rafforzamento, tra entrate e uscite De Laurentiis non si è fatto mancare nulla“. Poi aggiunge: “c’è abbondanza di effettivi. Spalletti si ritrova con diversi pezzi da assemblare: man mano che gli consegnano i tasselli, si cimenta in un cantiere in continuo divenire. C’è tanto ben di Dio a Napoli, eppure il navigato allenatore di Certaldo affronta una situazione delicata. L’organico attuale somiglia a un invitante buffet, che però spesso rischia di mettere in difficoltà: che cosa scelgo? E se combino quelle ghiotte pietanze, non è che le rovino tutte?”
Per Gazzetta, che oggi apre con Vlahovic che lancia Max e non con il doppio colpo del Napoli, c’è addirittura il problema che i giocatori siano arrivati alla fine del calciomercato. Come se nelle altre società non accadesse lo steso. “Nella parte iniziale di una A che ad agosto ha perfino un turno infrasettimanale, Spalletti non smette di ricevere a piene mani altri uomini da inserire. È un lavoro intrigante, lui ci si tuffa anima e corpo, però nasconde diverse insidie” e sottolinea: “Il tabellone arrivi-partenze si aggiorna senza sosta e non pare ancora del tutto bloccato, i tempi sono stretti. (…) Mai come stavolta il tecnico sarà costretto a seguire una rotta che lo metta al riparo da imprevisti, data la massiccia quantità di variazioni sul tema“.