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Assurdo: La rapina di Ounas conquista le prime pagine. Lo sputtanapoli diventa lo sport nazionale

La rapina subita da Ounas conquista le prime pagine. Lo sputtanapoli  supera il calcio è diventa lo sport nazionale italiano.

RAPINA OUNAS

il fantasista del Napoli, Adam Ounas ha subito una rapina nella sua abitazione di Posillipo. Al giocatore è stata puntata anche una pistola  alla tempia. I dettagli di quanto accaduto presso la villa di Ounas sono svelati dal quotidiano il Mattino e ripresi con enfasi da tutti i media italiani. Un fatto terribile quello accaduto al calciatore algerino, che è stato comunque aggregato alla squadra per la trasferta di Milano.

Qualcosa di inaccettabile, sia che accada a Napoli, sia che avvenga in qualsiasi altra città del mondo. Eppure quando un fatto del genere si verifica nel capoluogo partenopeo scattano immediatamente i luoghi comuni, oltre che sfottò e commenti di odio contro la città campana.

E dove poteva mai succedere” scrive un utente del web commentando una delle notizie sulla rapina ad Ounas. Ma c’è chi gli ricorda che solo qualche giorno fa è successa una cosa del genere anche a Muriel, che gioca nell’Atalanta a Bergamo. Il colombiano ha subito una rapina a casa, mentre lui era fuori a giocare, con i familiari terrorizzati. Sempre nella giornata di ieri c’è stata anche una rapina a Di Natale, che vive ad Udine, con l’ex calciatore che si è ritrovato cinque uomini armati in casa.

Che posto bellissimo è Napoli…” commenta sarcastico un altro utente, sempre dimenticando che fatti del genere, purtroppo accadono in qualsiasi posto d’Italia e non solo. Potremmo ricordare il furto a Dybala o altri fatti di cronaca, ma per chi non vuole vedere è inutile insistere.

cruciani sangue san gennaro

SPUTTANAPOLI SPORT NAZIONALE ITALIANO

Lo Sputtanapoli ormai ha preso il posto del calcio, qualsiasi avvenimento negativo che accade nel capoluogo partenopeo conquista immediatamente le prime pagine, con squilli di trombe e tanto clamore. Sia chiaro alle pendici del Vesuvio nessuno vuole passare da vittimista, i problemi ci sono e sono tanti. Quello che non si accetta è il clamore mediatico su Napoli, ribattezzato Sputtanapoli.

Milano in ginocchio, Napoli fa barba e capelli a tutti”, Roberto D’Agostino, giornalista e opinionista qualche giorno fa descriveva così Napoli nel suo articolo per Vanity Fair e lo  ha fatto  con parole sublimi.

“L’ultima stoccata è arrivata, pesante come un casatiello lievitato male, dalle pagine del quotidiano parigino “Le Figaro”: ‘’Napoli è il terzo mondo d’Europa”. Mammamia! Un disprezzo duro, sordo, e soprattutto ingiustificato, se ti tiene conto che la malavita di Napoli è in gran parte quella di tutte le capitali del mondo; una paranoia che poi sfiora sornionamente il Vangelo, dove com’è noto le priorità alla fine s’invertono”.

Le parole del direttore di Dagospia sono passate in secondo piano, mentre i Cruciani e Feltri continuano a sparare a zero sulla città con tanto di applausi a scena aperta. Il conduttore della Zanzara si è permesso di offendere il culto millenario del Sangue di San Gennaro. Peccato che i soloni delle tv e del web non abbiano mosso un dito in difesa di una tradizione che attira migliaia di persone.

Milan-Napoli, gara importantissima in chiave scudetto, ha perso interesse, non tanto per le moltissime assenze tra le fila azzurre e rossonere, ma perchè la rapina subita da Ounas è fatto tanto incedibile da catalizzare l’attenzione dei tifosi italiani. Mai è capitato che un calciatore subisse un furto, figurarsi una rapina. La repubblica delle banane dove qualcuno parlava di somministrare i vaccini anti covid in base al PIL di ogni regione, colpisce ancora.

Il compianto Luciano De  Crescenzo ama dire:  “Sopporta di essere danneggiato un poco dal tuo vicino». Questa frase può essere considerata l’undicesimo comandamento del popolo napoletano, se non altro perché ne esalta la principale virtù: la tolleranza”.

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