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Cura del melanoma: il Pascale di Napoli e Ascierto ancora eccellenze, ecco perché

In Campania in vantaggio di tre anni rispetto al sistema sanitario nazionale

La cura del melanoma con mix di farmaci dell’istituto Pascale di Napoli ha ricevuto la rimborsabilità da parte dell’Agenzia italiana del farmaco. Una vittoria importantissima per il Pascale e per il dottor Ascierto che già dal 2019 somministravano il mix di farmaci, il nivolumab e l’ipilimumab. Una cura che aumenta la sopravvivenza a sei anni e mezzo nei casi avanzati con metastasi celebrali.  Fino ad ora il mix di farmaci come cura per il melanoma era possibile solo  presso l’istituto Pascale di Napoli, questo grazie a una scelta della Regione Campania che aveva deciso sin dal 2019 di garantirne la rimborsabilità per tutti i pazienti colpiti da questa malattia. Una scelta di civiltà, commentano dal Pascale, scaturita dai numeri.

Cura melanoma: le parole di Ascierto

Grazie a questi due farmaci combinati insieme – spiega Paolo Ascierto, direttore del Dipartimento Melanoma, Immunoterapia e Terapie innovative dell’Irccs partenopeo – finora il 49% dei pazienti trattati è vivo a distanza di 6 anni e mezzo. In particolare, la sopravvivenza globale mediana è stata di 72,1 mesi con Nivolumab più Ipilimumab. È, quindi, risultato decisivo l’impatto della combinazione sulla sopravvivenza globale, soprattutto se si considera che, prima dell’immunoterapia, la speranza di vita dei pazienti con melanoma metastatico era di circa 6 mesi e meno del 10 per cento era vivo a un quinquennio”.

Le parole del professor Ascierto a Fortuneita sono incoraggianti e vengono confermate anche dal direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi che dice: “Grazie alla sensibilità e alla lungimiranza del Governatore De Luca alla solerzia del servizio farmaceutico regionale, la proposta del professore Ascierto è diventata la realtà, che ora trova riscontro nelle scelte nazionali. Il Pascale si conferma all’avanguardia nella ricerca dimostrando, come ad esempio anche con il Tocilizumab, che le intuizioni dei nostri ricercatori diventano prima o poi decisioni istituzionali condivise”. Il provvedimento è da ieri sulla Gazzetta Ufficiale.

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