La Procura di Roma contesta al presidente del Napoli il reato di falso in bilancio per l’acquisto del difensore greco
La Procura di Roma ha chiuso il fascicolo d’indagine che vede coinvolto Aurelio De Laurentiis. Al presidente del Napoli viene contestato il reato di falso in bilancio per l’acquisto di Kostas Manolas dalla Roma nell’estate 2019.
L’accusa si inserisce nel più ampio filone investigativo che vede al centro l’operazione Osimhen, per la quale i pm capitolini avevano già chiuso le indagini nel gennaio scorso. In quel caso, sotto la lente degli inquirenti erano finite le valutazioni delle contropartite tecniche inserite nell’affare col Lille.
Il collegamento con il caso Osimhen
L’accusa si inserisce nel filone investigativo sulle presunte plusvalenze fittizie legate all’acquisto di Victor Osimhen dal Lille nel 2020, per cui i pm romani avevano già chiuso le indagini lo scorso gennaio.
Proprio l’operazione Osimhen aveva fatto discutere per le cifre attribuite ai calciatori inclusi nella trattativa: Karnezis (5.1 milioni), Palmieri (7 milioni), Liguori (4 milioni) e Manzi (4 milioni). Valutazioni apparse fuori mercato, come confermato dalle parole dello stesso Liguori in un’intervista del 2021: “Non era un’operazione fatta per noi, per il nostro futuro. Era per altro. Ci siamo bruciati per ‘colpa’ del Napoli”.
I legali di De Laurentiis, gli avvocati Contrada e Fulgeri, hanno annunciato che il presidente è pronto a farsi ascoltare dagli inquirenti “per chiarire l’intera vicenda”.
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