Calcio Napoli

“Tanto il Napoli crolla” I media Italiani snobbano gli azzurri di Spalletti

Il Napoli dei record per il media Italiani è destinato a sgonfiarsi, giornali e salotti tv non credono negli azzurri di Spalletti.

Nessuna squadra oggi può vantare i numeri del Napoli. Vittorie, 10 su 12 gare. Punti, 32: media 2, 66. Gol, 30 segnati e 9 subiti, con più 21 di differenza, la più alta.

Ma più che i numeri a stupire rivali e tifosi  è il gioco. La squadra di Spalletti è una macchina perfetta  che fa intimidire  il Napoli di Sarri, quello dei 91 punti. La vittoria contro il Sassuolo, è stata schiacciante, ancora più importante è stata quella di Roma contro un Mourinho e la sua scogliera frangiflutti. Il portoghese, con il suo palmares incredibile,  contro questo Napoli ha rinunciato a giocare, impostando una gara difensiva.

IL NAPOLI POI CROLLA…

Se al Posto del Napoli, ci fosse stata una delle Milanesi oppure la Juventus, le lodi si sarebbero sprecate. Radio, TV , giornali non parlerebbero d’altro. La stampa di regime, amica dei potenti, avrebbe tessuto le lodi  di calciatori, allenatori e società h24. Un non stop mediatico in stile CNN “Guerra del golfo”.

Invece è il Napoli la squadra dei record e quindi fatevene una ragione. Nei salotti tv nazionali i complimenti al Napoli si sprecano, ma trapela sempre e costantemente quel velo di acredine.

Qualcuno, anzi più di qualcuno, ribadisce come un mantra “Tanto crolleranno”, oppure “classica partenza alla Spalletti, ma poi cala”.

Le previsioni dei soloni del pallone, gli stessi che davano il Napoli in Europa Legue sulla griglia di partenza, sono tutti concordi sul fatto che gli azzurri crolleranno, anzi “devono ”crollare. Lo hanno deciso loro! Sono pronti a documentare da tutte le angolazioni la prima sconfitta dei partenopei.

LIVE Napoli-Sassuolo

A Napoli, città sognatrice e scaramantica, si tutelano con un gesto antico che scaccia gli “occhi secchi”. I tifosi azzurri applaudono il lavoro della società e di Spalletti, si godono le gesta dei nuovi eroi azzurri, da Kim a Kvra a Simeone e Raspadori.

Quelli bravi delle radio e  tv nazionali dovrebbero prendere esempio, ogni tanto applaudire chi è più bravo non fa male anzi.