Calcio Napoli

Attenzione Napoli, è iniziato l’attacco a Forte Apache!

E’ iniziato l’attacco a Forte Apache! Dopo le cronache e moviole A pan’ e puparuol’ sono partiti alla grande i famosi pezzi da novanta del giornalismo nostrano, quelli ultimi in Europa e 58mi a scendere come libertà di stampa nel mondo.

Ma questo accade sempre dalle nostre parti senza giornali e tv per poter far valere le tue mille ragioni.

Contro l’immenso Napoli Di De Laurentis è stato già detto di tutto. Ha cominciato Mario Sconcerti a Pressing, facendoci sapere che il primato azzurro dipende da “Il livello della Serie A si è abbassato“.

 

Sconcerti a Pressing: “Napoli primo in classifica, perché livello Serie A si è abbassato molto”

 

In una sorta di M’illumino d’immenso Mario Sconcerti scopre nel giro di qualche mese, dopo un ventennale dominio dell’Asse Torino – Milano, che il livello in A si è improvvisamente abbassato perché a primeggiare è il Napoli di Spalletti. Ma l’acume della nota firma del Corriere della Sera era già noto ai fan sportivi napoletani, fin da tempi della Supercoppa di Pechino 2012.

 

 

Nel commentare l’evento calcistico che aveva indignato mezzo mondo per la direzione del sestetto arbitrale capitanato da Mazzoleni, il Nostro preferì prendersela col Napoli che udite… udite non si era presentato alla cerimonia di premiazione rispettando il verdetto del campo.

“Il Napoli compie una scorrettezza formale grave non presentandosi alla premiazione confermando che nel calcio hanno sempre ragione solo quelli che la pensano come noi. La scorrettezza rasenta poi la maleducazione se si pensa che tutti gli italiani ieri a Pechino erano ospiti dei cinesi ed erano stati pagati lautamente per recitare intera la loro parte, non scegliere da soli quando andarsene di scena.
Decine di migliaia di  spettatori pechinesi hanno assistito alla gara con indosso maglie bianconere e azzurre, una specie di
immedesimazione profonda quasi incomprensibile e infatti alla fine non capita e rifiutata”.

 

D’altronde è davvero difficile dargli torto se si ricordano le straordinarie imprese della Juventus, dell’Inter e del Milan nel mondo quando i livelli erano alti. Che vuoi che siano 4 gol rifilati al Liverpool quando ci brillano gli occhi nel ricordare la Juventus di Allegri che strapazzava i Red con i sonori 8 a 0 e 9 a 1. Come non emozionarsi quando appena qualche mese fa, quando i livelli erano alti, il Milan di Pioli si recava in Olanda per travolgere l’Ajax con un fenomenale 10 a 1. Che vuoi che sia un 6 a 1 con i livelli tanto bassi.

Ma il profeta del Corriere della Sera non si ferma a questi livelli. Ci fa anche sapere che Kvaratskhelia non potrà mai diventare come Leao.

 

Sconcerti: “Kvaratskhelia non diventerà mai come Leao”

Sembra di rileggere un copione già noto, forse in alto loco se lo tramandando per generazioni. Qualche anno fa, quando anche i livelli erano bassi perché il Napoli dominava la scena internazionale il Guerin Sportivo ci faceva sapere che Maradona non avrebbe mai potuto diventare Gullit.

A ruota della nota firma del giornale milanese fondato dal napoletano Eugenio Torelli Violler a Milano nel 1876 non poteva mancare il mitico Toni Damascelli che imperterrito continua a scrivere.

I più attempati ricordano bene il Damascelli nazionale; i più giovani ne hanno letto la biografia su Wikipedia.

Certo il Damascelli internazionale fan bianconero se ne intende di certe agevolazioni arbitrali. Certo che se dovessimo ricordare qualche agevolazione arbitrale e non in veste bianconera ci vorrebbero decine e decine di tomi per raccoglierle tutte. Le prime attenzioni risalgono ai tempi quasi biblici, nel lontano 2012 – 2013.

La Juventus piemontese divenne improvvisamente lombarda per evitare la retrocessione e da allora la crescita della squadra è stata sempre confermata nel corso degli anni. Così confermano anche i 10 straordinari scudetti accreditati uno dietro l’altro e sui quali non sono mancate certe eventuali agevolazioni arbitrali.

Solo da qualche mese è incorso il decimo anniversario del gol di Muntari.

Il 25 febbraio 2012, nella sfida scudetto col Milan, fu veramente straordinaria l’agevolazione di Tagliavento e Romagnoli che non videro il pallone calciato da Muntari entrare per un metro abbondante nella porta juventina di Buffon.

Come non ricordare la famosa tripletta di Rocchi in Juventus – Roma del 6 ottobre 2014.

E c’è anche il resto… continua.

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