Varie-Calcio

L’AIA denuncia Boggi: “Su Nicchi e la nuova Calciopoli, dichiarazioni false”

L’AIA denuncia Boggi. L’ex arbitro aveva attaccato il presidente Nicchi e aveva annunciato l’arrivo di una nuova calciopoli.

[wp_ad_camp_3]

NICCHI E LA NUOVA CALCIOPOLI

L’AIA denuncia Boggi, l’ex arbitro che in settimana aveva fatto tremare il mondo dei fischietti italiani con le sue dichiarazioni su Nicchi e l’arrivo di una nuova calciopoli.
Il mondo arbitrale è sotto la lente dei media e degli sportivi italiani, le dichiarazioni dell’allenatore della Roma, Fonseca,  hanno fatto rumore, come quelle di Commisso dopo Juventus-Fiorentina.

Il colpo di grazia per l’AIA è arrivato dall’ex arbitro Robert Boggi. L’ex fischietto in settimana ha palesemente attaccato il presidente Marcello Nicchi e aveva annunciato l’arrivo di una nuova Calciopoli:

“A Nicchi nessuno dice mai niente con tutti i guai che fa. Non dimentichiamo mai chi ha sorteggiato le palline con Bergamo e Pairetto. La colpa non è sua, è stato un grandissimo, ha fatto passare un sistema dittatoriale, senza che nessuno gli dicesse niente.

Nicchi è un fenomeno, tutti quelli che si mettono contro di lui devono andarsene. Io persi le elezioni, la gente aveva paura anche di mettere firme e appoggiarmi. Qualora ci sarà un altro candidato sarà perché si vuole cambiare sistema, altrimenti nessuno si candiderà più.

Loro sono scientifici, devono colpire tutti gli avversari. Sono preoccupato per i giovani arbitri che sono vittime di un sistema. Se non fosse stato per me, molti degli arbitri di oggi non avrebbero fatto neanche una partita in Serie B.

Quella che è stata una volta Calciopoli, lo sarà ancora e non ci sarà più modo di tornare indietro”

L’AIA DENUNCIA BOGGI

L’AIA ha presentato una denuncia contro Boggi. Il massimo organo degli arbitri ha voluto attivare le iniziative legali contro l’ex Arbitro, giudicando lesive le dichiarazioni su Nicchi e calciopoli. Ecco il comunicato:

AIA, Attivate iniziative legali contro dichiarazioni ex associato Boggi.

In relazione alle recenti dichiarazioni rese dall’ex associato Robert Anthony Boggi e riportate da numerosi organi di informazione nazionali, l’Associazione Italiana Arbitri comunica che il Responsabile della Commissione esperti legali, su mandato del Presidente Marcello Nicchi, ha dato avvio, in data odierna, alle iniziative previste dalla legge a tutela della reputazione dell’Associazione, degli Arbitri e del suo Presidente.
Le dichiarazioni sono contrarie a verità e, per di più, hanno un contenuto gravemente lesivo della reputazione e della dignità degli organi direttivi democraticamente eletti e degli Arbitri federali in attività.
Di qui, la decisione di ricorrere all’Autorità Giudiziaria, in tutte le sedi, nella certezza che essa giungerà ad accertare l’illegittimità delle dichiarazioni rese e, ancora una volta, darà giusta tutela al buon nome dell’Associazione e degli Arbitri di calcio italiani“.

 

LA RISPOSTA DI BOGGI

Robert Boggi ha risposto immediatamente alla denuncia dell’AIA: “Comunicato AIA? Non hanno niente da fare e che pensare. Ho detto tutte cose vere, provate. Andiamo in tribunale, la differenza che passa tra me e loro, io sono malato e non so neanche quanto tempo mi resta, loro di me cos’hanno paura? Ho espresso solo un mio giudizio è meglio che non facciano niente, io non ho offeso nessuno, gli ho anche fatto i complimenti. Quando si fanno le elezioni chi vince prende tutto, non c’è neanche occasione di presentare qualcosa di diverso: se questa è democrazia, allora hanno ragione loro. Gli arbitri si dovrebbero preoccupare, invece di essere coccolati o guidati… un minimo di democrazia interna farebbe bene. Se si sono offesi sulla questione di calciopoli, la preciso. Se è successa calciopoli con 44 arbitri da gestire, non è più semplice che accada su 20? Ci sono tutti i presupposti, se questa è un’offesa… Nicchi non avrebbe dovuto fare il terzo mandato, figuriamoci il quarto, cos’è una monarchia? C’è bisogno di giovani in quest’associazione”.

 

[wp_ad_camp_3]

GLI ARBITRI DI SERIE A, IL VAR E I RIGORI NEGATI AL NAPOLI

Gli arbitri si difendono come in qualsiasi stato di diritto, però sarebbe auspicabile anche una piccola ammissione di colpa su alcune questioni:

14 rigori negati al Napoli. Dopo Fiorentina-Napoli, Nicchi e Rizzoli bocciarono pubblicamente l’arbitro Massa, da allora, sarà un caso, ma al Napoli sono stati negati 14 rigori.

Di contro gli stessi Nicchi e Rizzoli hanno difeso pubblicamente l’arbitro Pasqua sui rigori di Juventus.fiorentina, che hanno scatenato le ire di Commisso.

L’uso del VAR. In Premier  lo strumento elettronico viene utilizzato solo 2 massimo tre volte, in Serie A sistematicamente e male.

Vale la pena ricordare anche le discrepanze tra le multa inflitta alla Fiorentina per le “offese” agli arbitri (60mila euro) e quella inflitta alla Sampdoria per i cori beceri contro Napoli e napoletani (10 mila Euro).

Chiudi

Benvenuto su napolipiu.com

Consenti gli annunci sul nostro sito Sembra che tu stia utilizzando un blocco degli annunci. Ci basiamo sulla pubblicità per finanziare il nostro sito.