Alessio De Giuseppe, giornalista DAZN, ha detto la sua sulla stagione del Napoli e tutti i suoi protagonisti.
In diretta su 1 Station Radio, durante il programma “1 Football Club”, è intervenuto il giornalista DAZN, Alessio De Giuseppe, più volte inviato per il Napoli in questa stagione partecipando alla tanto agognata Festa Scudetto azzurra. De Giuseppe si è soffermato nella sua intervista proprio sul club azzurro e tutti i suoi protagonisti.
De Giuseppe nella storia del Napoli come Galeazzi, questa la prima domanda a cui il giornalista ha dato la sua risposta: “Non mi paragonerei mai ad una istituzione del giornalismo come Galeazzi, ma poter ereditare anche questo aspetto nel giorno del terzo tricolore è stato un onore. Aver contribuito a trovare delle correlazioni, nel mio piccolo, è stato veramente bellissimo”.
Quando gli è stato chiesto quale allenatore lo abbia emozionato di più da bordocampo, il giornalista ha menzionato José Mourinho come il più difficile da interpretare mentre tra i tecnici che offrono maggiori spunti, De Giuseppe ha citato Spalletti e Italiano.
“Probabilmente Mourinho è quello più difficile da interpretare. Josè non da molte indicazioni tattiche, si limita a parlare spesso con l’arbitro. Tra i tecnici che danno più spunti, invece, Spalletti e Italiano. L’allenatore viola è quello che rende più semplice il nostro lavoro di interpretazione del comportamento dei tecnici tra le difficoltà di carpire informazioni nel caos di uno stadio”.
Il Napoli e i suoi protagonisti, De Giuseppe: “Kvaratskhelia impressionante, ma devo menzionare anche Kim e Di Lorenzo”
Sul tema dei calciatori azzurri che lo hanno colpito maggiormente, De Giuseppe ha affermato: “In modo piuttosto banale, direi Kvaratskhelia per la sua eleganza nel toccare il pallone. Ho avuto la fortuna di osservarlo da vicino e ho potuto notare come controllava la palla e i suoi movimenti. Era in grado di eseguire in modo semplice e apparentemente facile alcune giocate che si rivelavano complesse. Un giocatore che emana luce e ha una visione di gioco straordinaria. Inoltre, devo menzionare anche Kim. La sua fisicità, attenzione e costanza durante i novanta minuti erano sorprendenti. Non posso negare che anche Di Lorenzo mi abbia sorpreso”.
Questione rinascita Napoli: la squadra può ripartire dalle basi attuali o si ricomincerà da zero? De Giuseppe ha avuto modo di assistere agli allenamenti del Napoli e della Juventus, notando una differenza significativa nella velocità e nella qualità della trasmissione del pallone. Secondo il giornalista, questa è una qualità che il nuovo allenatore, il prossimo anno, si impegnerà a mantenere. Ci saranno sicuramente alcune modifiche, ma l’obiettivo principale sarà preservare una struttura vincente e, soprattutto, divertente per gli spettatori.
“Ho assistito agli allenamenti di Napoli e Juventus, e posso dire che la velocità e qualità di trasmissione palla era del tutto differente. La palla, negli allenamenti degli azzurri, viaggiava velocissima e non usciva mai dal campo. Questa credo che sia una qualità che, il prossimo anno, anche il nuovo tecnico si impegnerà a garantire. CI saranno accorgimenti, ma il prossimo allenatore non vorrà modificare un assetto vincente e, soprattutto, godibile”.
“Prossimo allenatore del Napoli? Sarà un tecnico che non dovrà destabilizzare un contesto che, ormai, gode già di determinati automatismi. Il prossimo allenatore dovrà, dunque, continuare a garantire continuità di approccio alla squadra, e mantenerla sul pezzo gara dopo gara come fatto in questa stagione”, ha concluso De Giuseppe.