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Da Boateng, Eto’o, fino a Koulibaly: il razzismo che sporca il calcio italiano

Da Boateng, Eto’o, fino a Koulibaly: il razzismo che infanga il calcio italiano. Tutti i vergognosi episodi razzisti accaduti negli stadi italiani

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Da Boateng ed Eto’o, fino a Koulibaly: il razzismo che infanga il calcio italiano. Tutti i vergognosi episodi razzisti accaduti nel nostro paese.I vergognosi cori razzisti di cui è stato vittima Koulibaly nel corso di Inter-Napoli sono, purtroppo, soltanto l’ultimo di una serie di casi che hanno macchiato e continuano a macchiare l’Italia.

I principali casi di razzismo

Proprio il difensore senegalese era già stato al centro di un altro episodio razzista il 3 febbraio 2016, quando all’Olimpico di Roma finì nel mirino di alcuni tifosi della Lazio con la partita che venne anche sospesa per un paio di minuti. Dal manichino nero impiccato nella curva del Verona alla reazione di Boateng: ecco i principali casi di razzismo che hanno sporcato il nostro calcio.

30 APRILE 2017, CAGLIARI-PESCARA: SULLEY MUNTARI

Al 44′ del match giocato al Sant’Elia, il ghanese si lamenta con l’arbitro Minelli per alcuni cori razzisti provenienti dalla curva di casa. Il direttore di gara non interviene e poi ammonisce il centrocampista per le dure proteste. A quel punto Muntari, nei minuti di recupero, abbandona il terreno di gioco.

3 FEBBRAIO 2016, LAZIO-NAPOLI: KALIDOU KOULIBALY

Dopo i ripetuti ululati razzisti nei confronti del difensore, l’arbitro Irrati al 65′ decide di interrompere la partita per un paio di minuti.

3 GENNAIO 2013, PRO PATRIA-MILAN: KEVIN PRINCE BOATENG

Durante la gara amichevole, al 27′ del primo tempo, Boateng – insultato ripetutamente – calcia rabbiosamente il pallone verso uno spicchio di tifosi di casa, si toglie la maglia e abbandona il campo insieme al resto dei compagni. Ululati razzisti erano stati rivolti anche a Emanuelson, Niang e Muntari. La partita non iprenderà più.

17 OTTOBRE 2010, CAGLIARI-INTER: SAMUEL ETO’O

Al Sant’Elia, subito dopo l’inizio della gara, una parte dei tifosi sardi prende di mira l’attaccante camerunese con dei “buuu” razzisti. L’arbitro Tagliavento ferma il gioco per qualche minuto, invitando lo speaker dello stadio a diffondere un messaggio con il quale si ricordava al pubblico che in caso di nuovi episodi la partita sarebbe stata sospesa. La gara poi si concluse regolarmente, Eto’o andò pure a segno ed esultò imitando una scimmia.

27 NOVEMBRE 2005, MESSINA-INTER: MARC ZORO

Il difensore ivoriano, dopo aver sentito dei cori razzisti proveniente dal settore ospiti, prende il pallone e si dirige fuori dal campo minacciando di non giocare più. Alcuni giocatori dell’Inter come Martins e Adriano lo convincono a proseguire.

27 MAGGIO 2001, TERNANA-TREVISO: AKEEM OMOLADE

Il nigeriano parte dalla panchina e, al suo ingresso in campo, una trentina di tifosi veneti ritirarono i loro striscioni e inscenano una protesta razzista. La giornata successiva si gioca Treviso-Genoa e tutti i giocatori biancocelesti compreso l’allanetore Sandrani, nello stadio di casa, entrano in campo con il volto dipinto di nero. in qual match Omolade segnò la sua unica rete con la maglia del Treviso.

PRIMAVERA 1996, STADIO BENTEGODI DI VERONA: MAICKEL FERRIER

Nella primavera del 1996 l’olandese sta per essere acquistato dal Verona e i tifosi gialloblù, in curva, espongono un manichino nero impiccato. Alla fine il Verona rinuncia all’acquisto (ufficialmente per presunti problemi fisici) e l’ex difensore viene messo sotto contratto dalla Salernitana.

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