Malagò rieletto al CONI tra gli applausi generali e i complimenti di Aurelio De Laurentiis. In serie A è come se calciopoli non fosse mai esistita. Sembra davvero strano che il CONI non ha aperto inchieste sull’AIA per le gare fra Napoli – Cagliari e Benevento – Cagliari. Anche noi vorremmo risentire gli audio delle due gare. Come sia possibile che il CONI, anche organo di controllo e vigilanza, non abbia ancora aperto inchieste sull’operato e scelte dell’AIA che da 4 anni a questa parte sta intossicando il calcio italico?
Possibile che un presidente federale non debba porsi domande sulle scelte di Rizzoli che manda Mazzoleni al Cagliari per due giornate consecutive? Stiamo parlando di un presidente federale e non, con tutto il rispetto ovviamente, di un usciere del Comune. Siamo messi male, con una stampa nazionale che da tempo ha smesso di fare informazione, specialmente al Sud ( Vigorito lasciato solo).
Fa proprio ridere il titolo di un grande quotidiano sportivo nazionale: “L’Atalanta inguaia il Benevento”. (e poi dicono che nessuno compra più i giornali). È stata l’Atalanta a inguaiare il Benevento o il duo Doveri – Mazzoleni? Noi, come Paolo Ziliani, cerchiamo ancora la verità con articoli e cronache dettagliate, anche a livello non sportivo. Noi supportiamo la tesi di Vigorito e crediamo che ci sia un disegno sportivo contro il Meridione. Il Napoli messo fuori dalla corsa scudetto non solo a causa dei propri mali, Infortuni, Covid etc. Ma anche a causa delle scelte di Rizzoli.
Coni, se ci sei batti un colpo!
Col Napoli che batteva il Cagliari e il Benevento che non perdeva col Cagliari nei modi così avvenuti, era o non era un’altra classifica? C’è qualcuno che si chiede se Cagliari – Fiorentina e Torino – Milan avrebbero potuto avere altra svolta? Non sarebbe il caso, per evitare tanti dubbi e sospetti rendendo pubblici gli audio (Doveri – Mazzoleni) della gara fra Benevento e Cagliari e soprattutto dove sono finiti i file? Lo sta chiedendo la senatrice Lonardo in parlamento.
Le parole di Vigorito nei salotti delle tv nazionali sono state immediatamente etichettate come “lamentose”. Il patron del Benevento a 70 anni suoni ha avuto il coraggio di denunciare in diretta tv i mali del calcio, facendo nomi e cognomi, sollevando il velo d’omertà che da sempre accompagna il sistema calcio. Il presente è fatto di coraggio lo stesso che dovremmo avere tutti per sostenere e supportare un uomo che è stato lasciato solo da tutti. A cominciare dalla politica locale che oggi tenta di farsi bella promuovendo post ed interrogazioni parlamentari che ci renderanno solo più ridicoli.
Noi tifosi restiamo gli unici coraggiosi perché conserveremo la voglia di piangere o ridere dietro ad una pallone che rotola, coraggiosi anche nell’ammettere che ormai il calcio non è più della gente ma del vergognoso Mazzoleni di turno.