Calcio Napoli

Acerra, una statua a Maradona per la partita giocata nel fango

Una statua per Maradona ad Acerra, il comune napoletano omaggia Diego e ricorda quella partita di beneficenza nel fango.

Era il 1985. Nel fango di Acerra, Diego Armando Maradona non si tirò indietro e – per beneficenza – fece quello che faceva sin da piccolo: giocò a calcio. Quasi 40 anni dopo, oggi, viene inaugurata una statua dedicata al Diez e a quel suo gesto di cuore.

ACERRA, LA PARTITA DI MARADONA NEL FANGO

Quando ha potuto fare beneficenza, Maradona non si è mai tirato indietro. Sapeva, ricordava bene il posto dal quale veniva e l’infanzia vissuta prima di diventare ciò che è diventato. Così nell’inverno del 1985, quando il calciatore Pietro Puzone racconta al campione argentino la storia di un bambino malato, il suo concittadino Luca Quarto, oggi 38enne, al tempo aveva pochi mesi e doveva essere sottoposto ad una serie di delicati interventi chirurgici in Svizzera per una malformazione. Quell’incontro gli salvò la vita. In televisione due anni fa disse che Maradona era per lui una sorta di secondo padre: “Gli sarò grato per sempre”.

Beppe Bruscolotti, il tignoso difensore che divenne amico inseparabile di Diego e gli cedette con orgoglio la fascia di capitano, quel pomeriggio lo ricorda bene. «Quando Pietro Puzone, nostro compagno di squadra, ci chiese di aiutare i genitori di un ragazzino che doveva subire un intervento molto delicato agli occhi e non avevano i soldi, Diego disse subito di sì. Anche in quel caso dimostrò di avere un grande cuore». Perché Maradona, primo tra gli ultimi, la miseria l’aveva dribblata, ma non per questo dimenticata. «Aveva provato che cosa significava essere poveri, e appena poteva aiutava le persone che avevano di meno. Dava soldi ai camerieri e agli inservienti, ma questo non era niente. Le opere di bene che ha fatto sono stante tante, e molto più consistenti“.

Su quella meravigliosa partita, Tommaso Mandato ha scritto un bellissimo libero: “Il centravanti in giacca e cravatta”.

LA STATUA DI MARADONA AD ACERRA

Oggi quello stadio non esiste più, al suo posto c’è un parco comunale ed è proprio al suo interno che domani alle 10,30 verrà svelata una statua dell’indimenticabile campione argentino deceduto due anni fa. Alla manifestazione interverranno oltre al sindaco Raffaele Lettieri anche gli ex azzurri Giuseppe Bruscolotti e Pietro Puzone.

Il bronzo a grandezza naturale del peso di 15 quintali, verrà posto proprio nel punto in cui Maradona segnò quel mirabolante goal che replicò un anno dopo allo stadio Atzeca. Quel pomeriggio di pioggia battente ad Acerra tutti lo ricordano. Maradona, con il viso imbrattato di fango, saltò come birilli, rubando una palla a centrocampo, due avversari per depositare in rete il pallone, dopo aver dribblato anche il portiere. «