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Sofferenza e concretezza: il Napoli batte un colpo importante

Il Napoli batte il Parma con il risultato di 2-0, gli azzurri non dominano il match ma sono concreti e sanno soffrire.

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Serviva un segnale di compattezza e di unità e la vittoria con il Parma l’ha data. Il Napoli ha dimostrato di sapere e volere soffrire, tutti uniti, remando nella stessa direzione. Non è un caso che dopo il gol di Politano l’attaccante e tutto il gruppo si andato ad abbracciare il tecnico Gennaro Gattuso, fortemente criticato e con la panchina ancora in bilico. In quell’abbraccio c’è la risposta della squadra che si schiera dalla parte dell’allenatore. Ma il Napoli soffre, questo è innegabile, soprattutto nella ripresa quando il Parma per almeno 20/25 minuti prende in mano le redini del gioco e reagiscono alla rete siglata nel primo tempo da una bellissima azione personale di Elmas.

Cuore e sofferenza

In quei 20/25 minuti sembra ritornato il vecchio Napoli, quello che all’improvviso stacca la spina e si fa travolgere dagli avversari e quindi non deve sorprendere che alla fine il Parma abbia chiuso con un possesso palla maggiore rispetto al Napoli. Una squadra che ha chiuso con il 3-4-3 per cercare di non prendere ripartenze dopo il 2-0 siglato dal prezioso gol di Politano. Quando si è in difficoltà serve anche questo, serve saper soffrire, serve restare uniti.

Emergenza attaccanti

Lo sa bene Gennaro Gattuso che deve fare i conti anche con l’assenza di attaccanti centrali. Con il Parma il tecnico ha dovuto puntare di nuovo su Petagna anche se l’ex Spal non era al meglio della forma. Mertens è in Belgio per farsi curare per un riacutizzarsi dell’infortunio alla caviglia e Osimhen è ancora fuori condizione. Insomma non saranno scuse, ma quantomeno attenuanti.

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