Stanotte a Napoli, Alberto Angela, per la notte di Natale alla scoperta delle tradizione e le bellezze della città partenopea.
Stanotte a Napoli, Alberto Angela porta i suoi affezionati spettatori in altro viaggio unico per la notte di Natale. il popolare conduttore per la serata più importante dell’anno ha scelto ancora una volta Napoli. Il viaggio si svolgerà, tra Piazza del Plebiscito, il teatro San Carlo e il Palazzo Reale; un viaggio notturno tra le meraviglie della città che andrà in onda a Natale su Rai Uno e che promette grandi emozioni alla scoperta di tradizioni e bellezze.
Ai microfoni di Repubblica, Alberto Angela per presentare Stanotte a Napoli, ha usato parole bellissime per la città partenopea:
«Mi auguro che i napoletani abbiano un motivo di essere molto orgogliosi della città dove sono nati, dove ogni giorno ridono, o forse no, e però sono circondati da tesori. Spero che i non napoletani scoprano l’incredibile splendore, ma soprattutto spero che Stanotte a Napoli abbatta l’ignoranza che genera i pregiudizi. Le persone hanno del buono e del cattivo. Ho trovato l’umanità in ogni cosa che ho visto».
Com’è nato il suo amore per la città: è stato un colpo di fulmine?
«Direi che è stato un innamoramento graduale. Ho iniziato a visitarla da adolescente. E già allora avevo intuito che a Napoli fin da quando arrivi alla stazione e scendi dal treno la vita alza il volume. Lì è tutto a voce più alta. E io, che sono un forestiero perché arrivo dal nord Italia, mi sono sentito subito a casa. Ancor prima di ottenere la cittadinanza onoraria».
Qual è il punto migliore per iniziare a esplorare la città. E lei, a “Stanotte a Napoli” da dove è partito?
«Dal mare. Se Napoli avesse avuto davanti a sé al posto dell’acqua una grande pianura erbosa, la sua storia sarebbe stata molto diversa. Il mare è la metà silenziosa della città, un’oasi calma e intima, il posto in cui si ammirano tramonti straordinari, quello dove si sente il “respiro” dei Greci che l’hanno fondata. Il Golfo di Napoli è fatto da due braccia protese verso il Tirreno: è come se ti stringessero al petto per farti sentire tutto il loro calore».
l luogo Napoli che è piaciuto di più ad Alberto Angela?
«Non voglio essere diplomatico ma sono più di uno. A Santa Luciella, dove è conservato il cosiddetto “teschio con le orecchie”, ho percepito un’alleanza tra vivi e morti. In ogni cosa che abbiamo visto c’è un’umanità che non ho trovato altrove. Mi sono emozionato a San Gregorio Armeno. Gli artigiani sono stati con noi fino a mezzanotte, con un entusiasmo e una disponibilità che mi hanno colpito ».
L’atmosfera natalizia è speciale a Napoli: dove si sente di più?
«Il Natale e le sue tradizioni permeano tutta la città. Naturalmente siamo stati al Museo di San Martino, che conserva uno dei più celebri presepi con pastori del Settecento: quello di Michele Cuciniello, poliedrico collezionista dell’Ottocento. Dà un affresco spettacolare di come si viveva all’epoca, di come si mangiava, di quali erano i passatempi e i lavori più diffusi. Ed è chiaro che ci siamo addentrati fra le botteghe degli artigiani a San Gregorio Armeno che ogni anno rinnovano i presepi con statuette di personaggi d’attualità».
Lei ha sorseggiato un buon caffè durante le riprese?
«Sì, non ho potuto farne a meno anche se erano le tre del mattino. Ne ho preso uno in via dei Tribunali, a due passi da Spaccanapoli e dalla Cappella Sansevero dove c’è la scultura del Cristo velato che abbiamo ripreso con un gioco di luci: rivisto al montaggio, mi ha sorpreso ed emozionato».
Anche la pizza è un simbolo gastronomico della città.
«La pizza è un esempio della creatività del popolo napoletano, che ha preso ingredienti stranieri per creare un piatto straordinario: il pomodoro proveniente dall’America, il basilico dall’India, la mozzarella delle bufale introdotte in Italia forse dai Longobardi…».
Il messaggio di Stanotte a Napoli: le parole di Alberto Angela
La presentazione di Stanotte a Napoli, avvenuta nella sala del Toro Farnese del Museo archeologico nazionale di Napoli.
“È stata un’avventura meravigliosa. Qui a Napoli troviamo il cuore pulsante di tanti aspetti della nostra cultura, è un luogo che ha influenzato il pensiero europeo”, ha spiegato Alberto Angela alla presentazione di Stanotte a Napoli.