Classifica senza errori arbitraliFocus

Serie A, esiste un problema rigori, ecco quanti ne mancano al Napoli

Problema rigori in serie A, Napoli penalizzato. Calvarese è il re delle sviste a favore della Juventus.

Premesso che assegnare rigori netti non è mai scandaloso quando questi sono abbastanza chiari, il problema rigori esiste ed è evidente. Il problema dei 14 rigori assegnati al Milan nasce nel momento in cui altre squadre non ricevono adeguata attenzione.

IN SERIE A I RIGORI SONO UN PROBLEMA

Al Napoli (6 rigori) e all’Inter (4) mancano rigori piuttosto netti nonostante il mezzo tecnologico a disposizione e del suo utilizzo. Il calcio di rigore concesso alla Juventus in Coppa Italia da Calvarese è esaustivo in proposito. Certamente gli arbitri di Rizzoli non sono tenuti a conoscere le leggi della fisica.

La caduta di Cuadrado in avanti, dopo essere stato trattenuto da tergo,  avrebbe fatto dubitare persino Newton sulla conoscenza della materia. Ma non importa se il rigore ci fosse o meno ma è il modo e la maniera col quale esso viene assegnato che lascia perplessi.

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CALVARESE RE DELLE SVISTE

Calvarese che dopo aver valutato non da rigore la caduta di Cuadrado appena toccato da Young viene richiamato al monitor per assegnare un incredibile rigore alla Juventus è da leggenda del calcio. “E’ rigore netto, lo trattiene”, avrebbe detto Calvarese dopo aver rivisto l’episodio al video.

Ma l’arbitro teramano appena qualche giorno prima era al VAR, pure in compagnia di Galetto (all’AVAR), di Inter – Benevento (XX) e si era perso addirittura 2, non uno, rigori sicuramente più netti di quello assegnato a Cuadrado. Si potrebbe obiettare che fra Calvarese in campo ed il Calvarese al VAR ci sono differenze sostanziali ma sarebbe anche opportuno che ai milioni di sportivi fossero spiegate le variopinte interpretazioni arbitrali.

ARBITRI E VAR  QUANTE SVISTE

In Sampdoria – Milan (X), Calvarese non ha punito col rigore il netto fallo di Romagnoli su Damsgaard e nemmeno è stato richiamo al monitor da Di Paolo (al VAR) per il chiaro errore commesso.

In Udinese – Atalanta (recupero X), Calvarese non ha punito col rigore il netto fallo di Gollini su Pereyra e nemmeno è stato richiamato al monitor da Giacomelli (al VAR) per l’evidente errore commesso.

Se sono già tante le perplessità che sorgono intorno alle strabilianti decisioni di Calvarese nel valutare i falli da rigore, il problema è maggiormente acuito dall’uso e disuso del mezzo tecnologico (VAR) che sta intossicando da tempo il calcio italico.

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IL CASO IRRATI

Se Irrati è intervenuto per correggere il chiaro ed evidente errore di Calvarese, c’è da chiedersi perché lo stesso Irrati al VAR di Inter – Milan (1 – 2, IV) non è intervenuto per correggere il chiaro ed evidente errore di Mariani sulla mancata espulsione di Kessié? Non solo.

Perché Irrati al VAR di Sampdoria – Genoa (1 – 1, VI) non è intervenuto per correggere il chiaro ed evidente errore di La Penna nel convalidare la rete irregolare di Jankto?

Sempre Irrati al VAR di Napoli – Milan (1 – 3, VIII) non è intervenuto per correggere i chiari ed evidenti errori di Valeri sulla gomitata di Ibrahimovic e il rigore negato ai partenopei?

Perché Irrati al VAR di Inter – Bologna (3 – 1, X) non è intervenuto per correggere il chiaro ed evidente errore di Valeri, ancora, sulla rete irregolare convalidata a Lukaku?

Ancora Irrati al VAR in Torino – Udinese (2 – 3, XI) non è intervenuto per correggere il chiaro ed evidente errore di Massa nel convalidare la rete irregolare di Pussetto?

Lo stesso Irrati al VAR in Juventus – Atalanta (1 – 1, XII) non è intervenuto per correggere il chiaro ed evidente errore di Doveri nel trasformare una simulazione di Chiesa in calcio di rigore?
Perché Irrati al Var in Milan – Lazio (3 – 2, XIV) non è intervenuto per correggere i chiari ed evidenti errori commessi da Di Bello?