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Scommesse e Allegri: i bonifici da Malta e Nova Gorica senza causale

Massimiliano Allegri tecnico della Juve finito nel mirino dell'Antiriciclaggio

Scommesse sospette per il tecnico della Juve Massimiliano Allegri. L’allenatore, come scrive il quotidiano La Verità, è finito nel mirino dell’Antiriciclaggio. Tra le società coinvolte anche una sequestrata ad Antonio Ricci, finita nell’inchiesta ‘Galassia’ svolta a Reggio Calabria contro la Ndrangheta. Secondo quanto scrive il quotidiano tra il luglio del 2018 e l’agosto del 2019 il tecnico bianconero ha fatto acquisti con la carta di credito pe quasi mezzo milione. Allegri è finito nel mirino dell’Antiriciclaggio per segnalazioni di movimenti sospetti sul suo conto.

Che tipo di scommesse effettuava Allegri

Secondo quanto scrive il quotidiano La Verità, citando segnalazioni giunte all’ufficio Antiriciclaggio della Banca d’Italia, oltre a documenti visionati dai giornalisti, non si capisce perfettamente quali siano le tipologie di scommesse.

Dalle segnalazioni di aprile “non lo specifica” ma spiega che “sempre nello stesso periodo dall’arrivo dei soldi maltesi, sul conto del mister bianconero sono giunti altri 7 bonifici dall’estero per un totale di 168 mila euro su ordine dlla società slovena Hit D.D. Nova Gorica, società che gestisce hotel, centri di gioco e intrattenimento in Slovenia”. I risk manager scrivono: “Considerata la non presenza di documentazione giustificativa si presume che tali accrediti siano derivanti da vincite, ma la reiterazione di determinati importi similari potrebbe lasciare spazio ad altre sospette interpretazioni”.

All’interno dell’articolo si precisa come Allegri sia stato “oggetto di accertamento disposto dalla Gdf di Livorno nel 2019”. Controlli scattati in seguito a segnalazioni di un intermediario finanziario che avevano fatto scattare l’attenzione dell’antiriciclaggio.  Dall’istituto di credito Bi viene evidenziato che il “15 novembre 2019 era pervenuto anche un bonifico dall’estero di 80 mila euro dalla Societé générale di Monte Carlo. Trattasi di reiterazione di operatività già segnalata come sospetta nell’autunno del 2018, quando “tali somme erano state giustificate come rimborso carta di credito del casinò”.

Ma nel novembre del 2017 ad Allegri della Juve “era stato accreditato un ulteriore bonifico estero di 60 mila euro disposto dal medesimo mittente e giustificato in questo caso come vincite al casinò“.

I movimenti finanziari di Allegri

Secondo quanto scrive il quotidiano La Verità, la banca Bim di Torino, presso cui ha un conto Allegri ha segnato movimenti del tecnico della Juve. In particolare tra l’ottobre del 2017 ed il dicembre del 2018, sono entranti gli stipendi della Juve, oltre a 23 prelievi per 78 mila euro. A questo si aggiungono addebiti sulla carta di credito per 497 mila euro ed assegni per 63 mila euro e sono state “date disposizioni di pagamento” per circa 8,5 milioni di euro “verso altro intermediario italiano”.

Quello che maggiormente viene segnalato è che nonostante gli importi spesi siano coerenti con il tenore di vita di un personaggio pubblico come Allegri, che ha sicuramente un ottimo guadagno, allo stesso tempo non viene “presentata documentazione a supporto dei fondi provenienti dall’estero e dal fatto che Monaco risulta essere Paese in passato ricompreso tra i cosiddetti paradisi fiscali”.