Rassegna Stampa

Vergogna a Roma: cori contro Napoli ed Osimhen, la Procura Federale non interviene

Durante la partita sono stati inneggiati i soliti cori discriminatori

Cori discriminatori e razzisti durante Roma-Napoli contro la città partenopea e Victor Osimhen, attaccante di origine nigeriana. Ancora una volta si assistono a cori di discriminazione razziale e territoriale. Dopo quelli di Firenze contro Koulibaly, ieri a Roma è stato preso di mira Osimhen. Ma oltre questi ci sono stati  anche quelli che inneggiano al Vesuvio e contro Napoli. Scene già viste ed ascoltate ad Udine in questa stagione. I cori di Roma contro Napoli ed Osimhen sono qualcosa di vergognoso e lo sono ancora di più perché durante il match l’arbitro Massa non ha mai chiesto di farli smettere. Arbitro in totale confusione che non ha espulso Abraham e non ha concesso un rigore su Anguissa.

Roma-Napoli: cori contro i napoletani, i dettagli

A sottolineare quanto avvenuto allo stadio Olimpico durante Roma-Napoli sono i quotidiani Repubblica e La Stampa. “Nel pathos della serata, Mou ha litigato con Insigne («Sei bravo, gioca e non lamentarti», poi
quello gli ha regalato la maglia) e poi spento la lite tra un cronista e l’addetto stampa. Chissà se ha sentito gli insopportabili cori ultrà contro i napoletani: ritornello abituale, regolarmente ignorato nelle relazioni della Procura federale“.

Ma i cori di Roma ci sono stati, non solo contro Napoli ma anche contro Osimhen: “Il primo grande pienone dopo il lockdown degli stadi avrebbe meritato una colonna sonora migliore dei ripetuti coracci inneggianti all’eruzione del Vesuvio e di qualche sparuto ululato recapitato a Osimhen“. La piaga della discriminazione, purtroppo, affligge ancora l’Italia. Ma quello che è più grave è che in questo caso nessuno è intervenuto per cercare quantomeno di porre un limite a quanto stava accadendo sugli spalti. Anche l’arbitro Massa poteva intervenire, ma forse era troppo impegnato ad espellere ingiustamente Spalletti. Insomma bisogna ancora fare molta strada per l’integrazione e la civiltà in Italia ed i cori di Roma sono un esempio.