Il giornalista Rosario Pastore, commenta le parole di Carlo Alvino sul presidente del Calcio Napoli Aurelio De Laurentiis.
Rosario Pastore, ex giornalista della Gazzetta dello Sport, sui propri canali social ha fatto punto sui movimenti del Napoli:
“A Carlo Alvino mi lega un sentimento quasi quarantennale di colleganza. Probabilmente non siamo stati mai amici nel senso stretto della parola, in quanto non ci siamo mai frequentati al di fuori del mondo del nostro comune lavoro.
Ma certamente c’è stato fra noi un rapporto sempre corretto. E ricordo che, quando lavorava a Telelibera ’63, ebbe la bontà di coinvolgermi in un servizio tv riguardante l’era Maradona.
Precisato questo punto, ebbene mi pare un tantinello esagerata la sua asserzione su un Aurelio De Laurentiis che “starebbe malissimo per come si è concluso il rapporto fra il Napoli e Koulibaly“.
Parole che, francamente, mi hanno strappato un sorriso. Un dirigente che, negli anni, ha lasciato partire senza un briciolo di rimpianto giocatori come Lavezzi, Cavani, Higuain, lo stesso Insigne, non vedo come si possa sentire così affranto per la partenza di un suo prestatore d’opera. Che, per di più, gli ha fatto arrivare nella casse la bella cifretta di una quarantina di milioni”.
Rosario Pastore ha poi aggiunto: “Il presidente lasci che siano i tifosi del Napoli a stare veramente male per questo divorzio. Quanto a lui, se ci teneva tanto alla permanenza del senegalese, doveva forse muoversi un po’ prima, magari l’anno scorso, quando era il momento di accordarsi per la prosecuzione del rapporto di lavoro.
Napoli adora il suo Koulibaly e continuerà ad amarlo, vedrete. Non ci saranno, per lui, le assurde accuse di tradimento sollecitate per altri addii. Ma solo il rimpianto per un divorzio che poteva essere evitato.
Chiarito questo, ribadisco che il trasferimento del difensore è un’operazione di mercato giustificata da un sacco di fattori e che non va, quindi, condannata.
Koulibaly voleva affrontare altre esperienze; il Napoli chiedeva giustamente di monetizzare.
Ci sarebbe qualche altra cosina di cui parlare, però. La Gazzetta dello Sport giura che l’entourage di Koulibaly negherebbe l’offerta di 30 milioni e della promessa di un posto di dirigente sbandierata da Giuntoli, ovviamente su incarico presidenziale, sabato scorso.
“Oddio, se la “rosea” dicesse la verità, ci sarebbe molto da discutere sui modi con cui il club continua a portare avanti il suo rapporto con la tifoseria, trattata quasi come un cogl..ne da menare per il naso.
A questo punto, ci aspettiamo la smentita della smentita. Che ne dice il presidente che, secondo quanto asserisce il buon Alvino, starebbe malissimo?” Ha concluso il decano dei giornalisti napoletani.