Bellissima e commovente intervista di Paolo Cannavaro a Sky, nel programma i signori del calcio. L’ex difensore del Napoli e del Sassuolo si racconta al pubblico, toccando anche momenti di grande commozione.
IL COMMOVENTE RACCONTO DI PAOLO CANNAVARO
” Io non ho vinto molto nella mia carriera, ma la Coppa Italia alzata con il Napoli per me ha un sapore unico, per vale più di ogni cosa. Un trofeo con la maglia del Napoli è una grande emozione”.
MAZZARRI E LO SCUDETTO
“Nell’ultimo anno con Mazzarri ho sperato veramente di riuscire a vincere lo scudetto, sarebbe stata davvero speciale”
CANNAVARO E NAPOLI
“Io amo Napoli, mi manca, sono certo che tornerò a Napoli e morirò nella mia città. Mi piacerebbe anche tornare a lavorare nel Napoli in un altro ruolo. Napoli per me è tutto”.
IL NAPOLI, LA SERIE B E QUELLA TELEFONATA DI DE LAURENTIIS
“Mi telefonò il mio procuratore, Enrico Fedele, e mi disse che c’era la possibilità di andare al Napoli perchè Marino mi voleva. Dissi immediatamente di sì, volevo a tutti i costi tornare a giocare per il Napoli. Quell’anno fu speciale, tra i vari tatuaggi che ho c’è quello della data della promozione in Serie A“.
CANNAVARO AMATO DAI TIFOSI MA NON E’ STATO SEMPRE COSI’
“Con i tifosi del Napoli ho un rapporto eccezionale, ma ho anche una ferita dolorosa. Giocavamo Napoli-Torino al San Paolo. Era un periodo difficile e i tifosi mi fischiavano tremendamente ogni volta che toccavo palla. Così chiesi a Contini di passarmi il pallone e lo sparai in tribuna. Non riuscivo a capire perchè i tifosi fischiavano proprio un napoletano, non meritavo quel trattamento. Da quel momento però mi sono ripreso e ho cercato di fare ancora meglio. Da allora in poi sono stato ancora più amato dai tifosi“.
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PERCHE’ HAI LASCIATO NAPOLI?
“Capii che non ero nei piani del nuovo allenatore (Benitez, ndr) e andai via”.
INSIGNE NAPOLETANO COME CANNAVARO
“Gli auguro di diventare quello che volevo diventare io per il Napoli, lui può diventare il Totti azzurro. Ha un talento eccezionale ma la società lo deve preservare. Lo paragonai subito ad Ortega, un talento che fa innamorare immediatamente. Caratterialmente deve restare così. E’ un giocherellone”.