Calcio Napoli

I media olandesi snobbano il Napoli: “Buona squadra ma…”

I media olandesi snobbano il Napoli di Spalletti. Il primo a puntare il dito sui partenopei e l’ex Milan, Marco Van Basten.

Il Daily Record di Glasgow riporta le furiose critiche, dei media olandesi  all’Ajax. In Olanda , evidentemente, più che riconoscere gli evidenti meriti della straripante formazione di Luciano Spalletti, si concentrano sulla caccia al colpevole della storica sconfitta casalinga.

Il primo censore dell’Ajax. è un certo Marco Van Basten: L’ex bomberdel Milan ha detto:

Siamo onesti: 6-1 è stato un massacro. Essere surclassati così dal Napoli è inaccettabile. Sì, sono una buona squadra, ma questo non giustifica la goleada subita. Il mercato dei Lancieri è stato incomprensibile: 100 milioni di euro, ma per cosa?

Gli unici giocatori che stanno effettivamente giocando sono Calvin Bassey e Steven Bergwijn e, per giunta, con uno scarso rendimento. I trasferimenti sono stati strani e folli. C’è qualcosa che non va“.

I media internazionali incoronano il Napoli

Se in Olanda snobbano il Napoli, le altre testate internazionali invece cominciano a temere la squadra di Spalletti.
Contenders, contendenti. È così che il network internazionale ESPN definisce la squadra di Luciano Spalletti. È ora di iniziare a considerarli concorrenti che possono competere per la vittoria della Champions League e spiega perché.

La valanga azzurra ha travolto l’Ajax, l’ha preso a sberle e umiliato nel suo tempio, gli ha inflitto una sconfitta (1-6) di quelle che restano per sempre come una macchia sulla coscienza, ha conquistato la copertina dei media internazionali e il favore degli osservatori.
Anche il quotidiano spagnolo El Pais ad accendere i riflettori sulla squadra di Spalletti indicata come “geniale con la palla e asfissiante”, sofisticata per come esercita pressione sugli avversari.

Di Lorenzo, Lobotka, Anguissa, Raspadori e Kvara sono gli assi che Spalletti ha in mano e qualcun altro nella manica. Ne parla come “rivelazione” di questa Champions. Attribuisce al tecnico, 63enne, il merito di aggiornarsi ed evolversi al punto da “seppellire definitivamente l’abecedario tattico degli Anni Novanta”.

I media italiani

Il Napoli ha fatto la storia: all’estero ne ricamano il racconto, in Italia imperversa la diffidenza all’insegna del “sì ma tanto scoppiano prima o poi” e di una strana sordina mediatica.

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