Il Ds della Juventus Federico Cherubini ammette ai magistrati l’esistenza di “6-7 milioni di debito con l’Atalanta che non risultano a bilancio”.
Il caso Juve si arricchisce ogni giorno di nuovi particolari. Secondo quanto riporta Fanpage.it dalla corposa attività investigativa della Procura di Torino che ha portato al rinvio a giudizio della Juventus come persona giuridica e di 12 suoi dirigenti apicali stanno emergendo nuovi particolari.
Nell’ambito dell’inchiesta che accusa il club bianconero di falso in bilancio, aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza della Consob e false fatturazioni, le dichiarazioni rese sotto interrogatorio dagli indagati stanno assumendo un grande rilievo.
Federico Cherubini, attuale responsabile dell’area sportiva della Juventus, che non è indagato ma è stato messo sotto torchio dagli inquirenti in un interrogatorio andato in scena il 27 novembre 2021.
JUVE, CHERUBINI E I MILIONI FANTASMA CON L’ATALANTA
Cherubini si è trovato coinvolto anch’egli nello tsunami giudiziario che ha travolto la società torinese, per due ragioni: una operativa, avendo ereditato una situazione difficilissima dal suo predecessore Paratici, accusato da lui stesso negli appunti denominati “Libro nero FP” – ma anche da altri dirigenti bianconeri che parlavano di “merda” lasciata dall’attuale Ds del Tottenham.
A Cherubini viene chiesto in particolare durante l’interrogatorio di un debito ‘fantasma’ con l’Atalanta, che ricorre in diverse intercettazioni e si intreccia con gli affari Romero e Demiral. Secondo i Pm, che si fanno forti delle dichiarazioni telefoniche dei dirigenti juventini, ci sarebbe una pendenza ‘opaca’ del club bianconero nei confronti di quello orobico, un’esposizione garantita dai forti rapporti personali (in primis tra Agnelli e Percassi) e che sarebbe stata ‘compensata’ in parte dalla concessione nell’estate 2021 del prestito gratuito di Demiral (che poi l’anno dopo sarebbe stato riscattato dall’Atalanta).
Alla domanda degli investigatori se la Juve abbia debiti nei confronti dell’Atalanta e da dove si originino, Cherubini risponde negando in un primo momento:
“La frase nasce dal fatto che ci sono delle operazioni che non sono andate bene per l’Atalanta (Mattiello, Muratore). Da questo punto di vista, il valore che pratichiamo all’Atalanta, rispetto ad una controparte, è diverso. C’è una sorta di debito morale“.
Ma i magistrati lo incalzano: se il debito è solo morale, è vero o non è vero che la Juve non abbia incassato nessun corrispettivo per il prestito annuale di Demiral a differenza di quanto sia circolato e del valore di mercato di un’operazione di quel tipo?
“È stata fatta come operazione di prestito gratuita – ammette Cherubini – Se fosse stata fatta con una parte terza, probabilmente avremmo fatto un prestito oneroso“.
“Quindi si tratta anche di denaro – chiude il cerchio il Pm – Ci sono quindi dei debiti con I’Atalanta? E da dove originano? Risultano a bilancio?“.
“Spione, infame, te ne devi andare” insulti a De Sciglio dai tifosi della Juve – FOTO
A questo punto Cherubini ammette che esiste un corposo debito con l’Atalanta con contabilizzato:
“Sì, credo 6-7 milioni. Non so da dove originano, so che ci sono delle questioni che non ho mai affrontato in prima persona. Non risultano a bilancio per quanto a mia conoscenza”.
Come detto, la vicenda del debito ‘fantasma’ con l’Atalanta ricorre in altre intercettazioni. Ne parla lo stesso Andrea Agnelli con l’Ad orobico Luca Percassi l’1 agosto 2021, in piena trattativa per incastrare il prestito di Demiral – gratuito, come insiste in quei giorni Percassi proprio in virtù del fatto che vanta qualcosa di pregresso dai bianconeri – col riscatto atalantino di Romero e la sua successiva cessione al Tottenham.
A quanto dunque emerge dalle intercettazioni e dagli interrogatori, quello che è certo è che questo debito ‘opaco’ della Juventus nei confronti dell’Atalanta – qualora la richiesta di rinvio a giudizio della Procura venga accolta dal tribunale torinese – sarà centrale nel processo per falso in bilancio al club bianconero.