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La storia dell’inno del Napoli: un legame unico tra calcio e musica nella città partenopea

Scopri la storia dell’inno del Napoli e il legame unico tra la musica e l’identità azzurra della città. Dai brani che si sono alternati nel tempo al celebre Napoli di Nino D’Angelo, conosci la storia della musica partenopea e del tifo sano che unisce i napoletani.

La storia dell’inno del Napoli è unica e particolare rispetto a quella delle altre squadre di Serie A. La musica che risuona all’interno dello stadio partenopeo è parte integrante dell’identità azzurra, e si lega strettamente alla vita della città. In questo articolo, esploreremo la storia dell’inno del Napoli, dagli inizi fino ai giorni nostri, evidenziando i brani più celebri che hanno accompagnato la squadra in momenti di gioia e di difficoltà.

L’inno del Napoli

Ma come è nato l’inno del Napoli? Quali sono le storie, gli aneddoti e le curiosità che si celano dietro a questa musica così amata dai tifosi? La risposta è tutta nella storia unica e peculiare che lega il Napoli alla sua musica. Questo legame ha radici profonde nell’identità azzurra e nella capacità del pallone di trascendere etichette e di diventare parte integrante della vita della città di Napoli.

Non esiste un inno ufficiale del Napoli, ma una serie di brani che si sono alternati nel corso degli anni, accompagnando la squadra in momenti di gioia e di difficoltà. Uno dei brani più celebri è Napoli di Nino D’Angelo, che nel 1987 accompagnò il Napoli verso la conquista del suo primo Scudetto. Questo brano non è stato composto come inno celebrativo. Faceva parte della colonna sonora del film Quel ragazzo della Curva B. Il film raccontava le vicissitudini di un giovane tifoso che professava l’idea di un tifo “sano”. Il testo di Napoli ripercorre tutti i punti fermi dell’immaginario associato al capoluogo campano, e sottolinea l’importanza del tifo come momento di aggregazione per trovare sollievo e gioia nelle difficoltà del quotidiano.

Andando a ritroso nel tempo, si trovano tentativi più o meno efficaci di creare un inno ufficiale per il Napoli, ma nessuno è mai riuscito a diventare universalmente riconosciuto e duraturo. Nel 1972, Nunzio Gallo interpretò un brano intitolato “Inno del Napoli“, definito dal quotidiano Sport Sud “un inno tutto azzurro che possa essere per i tifosi l’etichetta della loro passione”. Si trattava di una marcetta da varietà, con trombe e tamburi, che incitava la squadra con un testo pieno di cliché.

O’Surdato ‘nnammurato: L’inno della città di Napoli e dell’identità partenopea

La musica e il calcio sono strettamente legati a Napoli, dove le canzoni hanno svolto un ruolo cruciale nell’esprimere il sentimento popolare. Nonostante l’assenza di un inno ufficiale riconosciuto per il calcio Napoli, la città ha saputo adottare e far propri un vasto repertorio musicale. Due esempi sono rappresentati da ‘O surdato ‘nnammurato e Napule è, entrambi simboli del calcio napoletano.

‘O surdato ‘nnammurato, scritta da Aniello Califano e musicata da Enrico Cannio nel 1915, è un esempio di come la cultura popolare possa essere trasferita in un contesto calcistico. Questa canzone rappresenta un canto liberatorio, un segno di appartenenza e di emotività che si è legato in modo indissolubile alla storia del calcio partenopeo sin dalla stagione 1975/76, quando la squadra stava vivendo un grande inizio di stagione.

Napule è di Pino Daniele, un brano intimo scritto dal compianto cantautore quando era ancora giovane, è un altro esempio di come la musica possa esprimere il sentimento di appartenenza a Napoli. Questo brano racconta la città di Napoli senza retorica e senza forzature, mostrando le luci e le ombre, l’amore e l’amarezza, in modo sincero e spassionato.

In entrambi i casi, la musica ha un ruolo che va ben oltre quello formale di inno, che celebra e routine: si tratta di sublimare il momento, di assecondare l’entusiasmo e l’impeto di passione. La musica diventa il veicolo perfetto per esprimere il sentimento popolare, e per questo motivo è così importante per il calcio napoletano.

“Sarò con te” un coro diventato inno del Napoli

Il Napoli non ha un inno ufficiale, ma una serie di brani che lo hanno accompagnato nei momenti belli e difficili. Tra questi, c’è un coro diventato inno vero e proprio: “Sarò con te”. Ormai è un tormentone che risuona per le strade di Napoli e che i tifosi azzurri non fanno altro che cantare e fischiettare. Lanciato dalla Curva B, questo coro è diventato il simbolo della corsa per il terzo scudetto tanto sognato. Ma non è solo questo: “Sarò con te” rappresenta il forte legame tra la città e la squadra. In casa e in trasferta, i napoletani hanno dimostrato il loro sostegno ai calciatori azzurri. Questo coro tratto dalla canzone di Noemi, “Vuoto a perdere”, ha conquistato i cuori dei napoletani e dei calciatori azzurri, che stanno dando il massimo per portare a casa il titolo.

“Sarò con te, tu non devi mollare, abbiamo un sogno nel cuore, Napoli torna campione”.

La musica come momento di aggregazione nel tifo del Napoli

In conclusione, la storia dell’inno del Napoli è unica e diversa da quella delle altre squadre di Serie A. Non esiste un inno ufficiale, ma una serie di brani che si sono alternati nel tempo, rappresentando i momenti di gioia e di difficoltà della squadra e della città stessa. La musica è parte integrante dell’identità azzurra, e si lega alla vita della città anche al di fuori del mondo del calcio. Se sei un tifoso del Napoli, questi brani sono sicuramente familiari e rappresentano un’importante parte della tua passione per la squadra.

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