Ecco quali sono i giocatori più odiati nell’ultimo decennio. Ecco la top dieci dei giocatori con la più forte antipatia sportiva
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Quali sono i calciatori più odiati dai tifosi nell’ultimo decennio? Da Chiellini a Bonucci a Mauro Icardi a Montolivo, moltissimi calciatori godono della cosiddetta “antipatia sportiva”.
Era un vero e proprio ‘odio’ calcistico quello nutrito da Martusciello, secondo di Sarri, nei confronti di Chiellini, in particolar modo quando ci ha giocato il difensore centrale era un vero e proprio rompiscatole.
Anche i tifosi dei vari club Europei hanno i loro idoli negativi, ai quali non negano mai uno striscione.
I 10 GIOCATORI PIÙ ODIATI DEL DECENNIO
10 -Karim Benzema
Benzema è odiato da poche persone. Non da Valbuena, che gli stringerebbe la mano senza problemi (anche se Benzema ha di fatto aiutato un coatto suo amico a ricattarlo con il famoso filmino porno).
Benzema, in realtà, scrive il portale l’ultimouomo, è odiato soprattutto dalle istituzioni francesi, a cominciare dal presidente della Federazione che giusto giusto qualche settimana fa gli ha sbattuto la porta in faccia della Nazionale,
Ovviamente anche gran parte dell’opinione pubblica francese lo odia, lui o quello che rappresenta. I calciatori contemporanei sono chiamati a una condotta morale esemplare, da santi, figurarsi quindi se siamo disposti a perdonare un calciatore che non solo non si emancipa dal suo contesto di origine ma che sembra continuare a comportarsi come come un coatto.
9 – Sergio Ramos
Il punto è che Sergio Ramos vuole essere odiato. Il giocatore che ha preso più cartellini gialli e rossi nella storia del Real Madrid e della Spagna, della Liga e della Champions League.
Uno dei più forti difensori degli ultimi vent’anni: nei duelli individuali, nelle letture, con la palla al piede, di testa. Ma anche uno stronzo come pochi che ci tiene non solo a giocare bene ma a lasciare un segno sul corpo e nell’anima degli avversari.
Anche perché, per quanto è tecnico, Sergio Ramos potrebbe tranquillamente fare a meno del suo lato più violento.
8 – Luis Suarez
Il decennio di Luis Suarez si è aperto con il fallo di mano, sulla riga di porta, che è di fatto costato la semifinale del Mondiale 2010 al Ghana. Un gesto cinico e che per quanto efficace e drammaturgicamente fantastico che non può certo rientrare tra i momenti da ricordare con simpatia.
È proseguito poi con il litigo con Patrice Evra che lo ha accusato di razzismo, cosa che gli è costata anche una sospensione e una multa da 40mila sterline. Con il fallo di mano con cui il Liverpool ha eliminato in FA Cup una squadra di un centinaio di categorie inferiori, il Mansfield Town. Poi ha ricominciato a mordere la gente. Nel 2010 lo aveva già fatto con la maglia dell’Ajax e nel 2013. All’epoca ne pagò le spese il terzino/centrale del Chelsea, Ivanovic. Il primo ministro inglese dell’epoca Cameron lo ha definito “il peggior esempio possibile”.
Poi ha scelto di mettersi in mostra ancora una volta in un Mondiale, quello brasiliano del 2014, stavolta lasciando il segno dei propri denti sul petto di Giorgio Chiellini, per cui è stato squalificato per 9 partite, con un multa di 100mila franchi svizzeri e una sospensione di 4 mesi da qualsiasi attività sportiva.
Luis Suarez è odiato come uno che è troppo pazzo per poter giocare con gli altri, per far parte della società civile forse. D’altra parte parliamo di uno che, leggenda vuole, a 15 anni ha dato una capocciata in faccia all’arbitro. Di Suarez però calcisticamente non possiamo che ammirarne il potere, anche se non è proprio simpaticissimo.
7-Sergio Busquets
Uno dei giocatori più odiati dalle tifoserie è senza dubbio Sergio Busquets. L’odio di cui ha sofferto Sergio Busquets in questo decennio è il riflesso di due cose. Dell’odio di cui soffre il Barcellona da quando Pep Guardiola ha osato farne una delle squadre più forti del mondo, anzitutto.
Ma Busquets soffre anche del riflesso di un singolo momento, cioè quello in cui ha fatto espellere Thiago Motta nella semifinale di ritorno della Champions League 2010, sineddoche di un’antisportività che sicuramente non gli fa onore.
Sono passati 9 anni e in pochi mettono in dubbio lo stile e l’idea di calcio che esprime Sergio Busquets, eppure per quell’occhiata che rivolge da terra, mentre ha le mani in faccia dal finto dolore e le dita si allargano per vedere se l’arbitro sta effettivamente espellendo Motta, c’è tutto quello che secondo alcuni basta sapere su Busquets. Uno dei giocatori più complessi e difficili da spiegare senza tirare in ballo la tattica e la storia del calcio contemporaneo ridotto a un gesto francamente stupido e infantile. Se non è odio questo.
6- Neymar
Nessuno come Neymar riesce a concentrare tante caratteristiche di un calciatore odiato.
– La fama di simulatore.
– L’attaccamento ai soldi.
– Un sostanziale disinteresse verso la competizione.
– Uno stile di gioco malizioso e poco pratico.
– Una cura maniacale dell’acconciatura.
– Un atteggiamento indisponente verso tutti, compagni di squadra compresi.
Ma soprattutto Neymar, agli occhi del pubblico, si macchia della colpa di avere un talento divino smisurato, e al contempo di non avere grandi interesse a metterlo a frutto.
L’apice dell‘odio per Neymar sia stato raggiunto ai Mondiali del 2018, dove il suo calcio si è raggrinzito fino alla sua forma più involuta, ridotto a una sfida di nervi con difensori e arbitri. Era uno spettacolo unico vedere Neymar a quel Mondiale: ogni volta che toccava palla succedeva qualcosa di drammaticamente significativo. Un dribbling irriverente, una sceneggiata, un numero fine a sé stesso, un fallo duro di un marcatore esasperato. Era il lato oscuro di Neymar, ed è ciò che consideriamo intollerabile per il calcio.
https://www.youtube.com/watch?v=qkj0Ucdl3wY&feature=emb_title
LA TOP CINQUE DEI CALCIATORI PIÙ ODIATI DEL DECENNIO
Eccoci arrivati ai primi cinque giocatori più odiati nel decennio appena trascorso.
5 – Pepe
Se vi sta antipatico Pepe provate a vedere uno qualsiasi dei video su YouTube dedicati ai suoi falli pazzi e altri gesti antisportivi, video con titoli come: “Pepe – pure evil”, “Pepe The Killer”, “The moment of Psycho”.
Anche in questo caso parliamo di un giocatore capace di travalicare anche i limiti del gioco duro e cinico per sconfinare nel terreno delle azioni così disturbanti, e così frequenti, che meno male che Pepe è uno solo perché se il calcio fosse giocato solo da gente come lui forse ci sentiremmo in colpa a guardarlo.
4 – Mauro Icardi
Icardi incarna il prototipo del giocatore “odiato”. L’argentino ha prima litigato con la curva dell’Inter, e poi più o meno con tutti gli interisti. L’ultimo litigio in realtà comprende l’agente che è anche la moglie di Icardi.
L’unica cosa che può essere rinfacciata a Mauro Icardi è quella di non aver preso le distanze dalle sue dichiarazioni pubbliche e di essersi impuntato quando la società lo ha punito togliendogli la fascia da capitano.
La società ha usato la mano troppo pesante? Icardi doveva licenziare Wanda Nara? Divorziare? Poco importa, perché adesso Icardi è a Parigi, dove nessuno lo odia, e gli attaccanti dell’Inter sono Lukaku e Lautaro, che si amano alla follia. Come si dice: e vissero tutti felici e contenti.
3 – Riccardo Montolivo
Riccardo Montolivo ha giocato sette anni nel Milan e sette nella Fiorentina. Di entrambe le squadre è stato capitano, uno dei giocatori più rappresentativi e, almeno in quel momento, uno dei più importanti dal punto di vista tecnico. Eppure in nessuna delle due squadre ha lasciato ricordi piacevoli.
I tifosi viola non gli perdonano la decisione di non rinnovare il contratto con la squadra nel 2011, aspettando la fine del contratto per poter andare in una squadra da lui ritenuta più importante e non permettendo al club di incassare soldi dalla sua cessione.
I tifosi del Milan lo associano all’inizio dell’epoca buia, visto che Montolivo è arrivato esattamente l’anno dopo in cui i rossoneri hanno definitivamente smesso di vincere. Con la fascia al braccio Montolivo era il simbolo della loro decadenza, e in più prendeva un sacco di soldi!
Poi non gli perdonavano la lentezza, l’incostanza, la fragilità mentale, l’assenza di carisma. Tutte pecche probabilmente più immaginarie che reali visto che Montolivo – prima che si rompesse il ginocchio nel 2014 e in parte anche dopo – è stato tra i migliori centrocampisti italiani del decennio.
All’inizio di questa stagione Montolivo ha annunciato il suo ritiro, ad appena 34 anni, e il suo epilogo contiene un’amarezza esagerata persino per una delle carriere più malinconiche del decennio.
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2- Leonardo Bonucci
Occupano i primi due posti della classifica dei giocatori più odiati del decennio due Juventini Doc: Bonucci e Chiellini.
Come si fa a non odiare uno che esulta dicendo al pubblico di sciacquarsi la bocca? A chi lo dice poi, al suo pubblico? Solo a quello avversario? Solo ai suoi detrattori?
E come lo spieghiamo a chi guarda da casa e non aveva mai detto niente di male su Bonucci? Anzi, come si fa a non odiare uno che esulta dicendo al suo ex pubblico, quello con cui è stato sette anni, di sciacquarsi la bocca perché ormai è il capitano di uno loro storica rivale e non ci vede niente di male a segnargli contro e a dirgli di sciacquarsi la bocca? E che poi un anno dopo torna indietro, come se niente fosse?
Ma su Bonucci c’è anche un altro tipo di odio: quello per i difensori tecnici. Che, si dice, hanno dimenticato come difendere. Che poi Bonucci sia effettivamente un difensore scarso poco importa, il cocktail è fatto ed è gustosissimo così: un dito di sana antipatia, un pizzico di scelte sbagliate che fanno incazzare anche i tuoi propri tifosi, una spruzzatina di difetti tecnici e riempire fino al bordo con i complimenti di allenatori e addetti ai lavori. Puro odio.
1- Giorgio Chiellini
Giorgio Chiellini è il leader dei giocatori più odiati del decennio. Chiellini si è guadagnato la fama di “fabbro” da diverse tifoserie, vista la sua tecnica molto limitata e le sue entrate non certo delicate. E’ uno dei giocatori più odiati , andiamo a vedere le ragioni.
Chiellini è una vera e propria bandiera bianconera, e per questo l’odio per lui sale di molto, visto che il giocatore si identifica perfettamente con la Vecchia Signora.
Il difensore bianconero, è uno di quelli che quando guardi una partita ti fa dire: “Come fa a giocare in Serie A?”.
In una squadra di solito ci vuole uno che fa “legna” ma il difensore della Juventus spesso esagera, con interventi molto duri e anche evitabili che fanno di Chiellini un giocatori per nulla amato dalle tifoserie avversarie.
A Bergessio, attaccante del Catania anni fa, procurò una frattura del perone.
In un post Juventus-Inter, Juan Jesus venne squalificato (giustamente) per un colpo rifilato a Chiellini. Il brasiliano dopo aver detto di non averlo fatto di proposito e dicendolo pure al bianconero a fine partita, definì l’italiano antisportivo, poiché il numero 3 della Juventus andò in Tv e “chiamò” il Giudice Sportivo invitandolo a squalificare Juan. Il brasiliano inoltre aggiunse: “Uno che poi ha sempre ripetuto nella sua carriera: quello che succede in campo resta in campo..” Poco coerente quindi il bianconero.
Il calcio si sa è un gioco in cui le mani (escluso il portiere), non bisogna usarle, ma Chiellini spesso ha confuso il calcio con la boxe. Sono tanti gli episodi in cui il difensore bianconero si è dato da fare con le mani e facendo spesso male ai suoi avversari.
Vedasi Okaka ai tempi del Bari, e Diakitè ai tempi della Lazio,o a Pjanic in un recente Roma-Juventus e non solo… Questi sono solo alcuni dei motivi per cui Chiellini è uno dei giocatori più odiati del decennio.