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Gazzetta – Napoli fortissimo, ma manca qualche pezzo. Peccato rovinare tutto

Il quotidiano fa il punto sulla situazione del Napoli di Luciano Spalletti

La sconfitta del Napoli con lo Spartak Mosca fa accendere i primi campanelli d’allarme in casa azzurra e le prime critiche. Se con il Leicester era stata esaltata la reazione del Napoli, con lo Spartak vengono sottolineati i primi limiti della formazione allenata da Spalletti. Eppure è la prima sconfitta ufficiale per gli azzurri non bisognerebbe fare drammi. Tra l’altro avvenuta anche in un contesto particolare con l’espulsione di Mario Rui che, sicuramente,  ha inciso sul piano di gioco del Napoli.

Con uno stadio Maradona quasi muto e senza il dodicesimo uomo a supporto non sarebbe stato semplice per nessuno. Eppure gli uomini di Spalletti, anche in dieci, ci hanno provato per tutta la partita ed anche sul 1-3 per gli avversari non hanno mai mollato.

Ecco il commento di Gazzetta sulla situazione del Napoli: “È forte però il dubbio, non confessato, che manchi qualcosa – di molto importante – e che la partita di giovedì abbia fatto scattare un piccolo ma significativo campanello d’allarme. Il Napoli, per essere chiari, è tanta roba – per dirla alla Spalletti – quando può contare sulle sue stelle e sui giocatori migliori, ma forse non altrettanto nel momento in cui deve far rifiatare più di qualcuno. E se quella con lo Spartak Mosca era anche una prova, in vista di quello che potrebbe accadere a gennaio – quando la Coppa d’Africa chiamerà Osimhen e compagni – allora c’è da riflettere. Perché tutte le squadre hanno un punto debole ma quello del Napoli rischia di essere un inaccettabile graffio su una tela d’autore. Si sente la mancanza di un’alternativa in difesa, sulle corsie: non è un caso che per due mesi si sia parlato, quasi ogni giorno, di Emerson Palmieri. Insomma, si tratta di metterci la massima cura, provando ad aggiungere (già pensando a gennaio) una cornice più solida a quella tela d’autore di cui dicevamo. Ed evitando soprattutto quel graffio. Perché sarebbe davvero un peccato“.