Il Napoli ha già segnato 14 gol in campionato, giocando 4 partite, ovvero una meno rispetto alle altre, vista la sconfitta a tavolino con la Juve.
Sono numeri estremamente interessante quelli che il Napoli mettere a referto da inizio campionato in termini di reti segnate. A tirare le somme è Gazzetta dello Sport che mette in evidenza alcuni dati importantissimi:
Sono già 8 i giocatori in gol, solo l’Atalanta ne ha portato ad esultare altrettanti, ma con una gara in più. La graduatoria interna recita così: Lozano 4 reti, Mertens, Politano e Insigne 2, Zielinski, Elmas, Osimhen e Petagna 1. Diversi i dati che saltano all’occhio. Il più importante, a nostro parere, è che i 14 centri, 3,5 a partita, sono arrivati tutti da azione manovrata. Cioè
niente calci di rigore o punizioni dirette, e neanche segnature derivanti da altri calci piazzati. Significa che il gioco fluisce e che la squadra arriva in porta con continuità e relativa facilità, con l’eccezione del passo falso in Europa League.
Napoli e il gol: la crescita di Osimhen
Tra questi dati spicca l’unica rete messa a segno da Victor Osimhen. Il nigeriano dal secondo tempo di Parma in poi non è più uscito dal campo. La sua importanza per la manovra corale del gioco si è vista subito. Dopo qualche partita ora gli avversari stanno cominciando a prendergli le contromisure, sanno che se lo fanno scappare in campo aperto è praticamente imprendibile. Gattuso nel post partita con il Benevento ha detto che deve crescere, che ha bisogno di capire cosa fare quando non ci sono gli spazi. Anche Gazzetta dello Sport evidenzia la crescita esponenziale del giocatore che a 21 anni può beneficiare anche delle partite come quelle coi sanniti, in cui non c’erano spazi. Il nigeriano deve capire come muoversi in queste situazioni e fare la differenza anche in questi casi in cui le difese sono chiuse.
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