Calcio Napoli

Gattuso sfida il suo passato: al Milan ha rinunciato tanti soldi, ora si sente a casa

Napoli-Milan sarà una sfida da amarcord per Gennaro Gattuso che sfida il suo passato, anche se in azzurro si sente a casa.

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Non sarà una sfida banale quella di domenica sera per Gennaro Gattuso che affronterà da allenatore la squadra con cui ha vinto praticamente tutto e che ha anche allenato. Ecco quanto riporta Il Mattino:

Napoli e Milan hanno poco in comune, diciamolo chiaro: due società agli antipodi, una nelle solide mani di uno degli ultimi presidenti-padroni della serie A, l’altra nelle mani di un fondo dove si fa fatica a capire chi comanda tant’è che questa estate Pioli era stato liquidato da una parte del club e messo alla porta. Il Milan è la seconda pelle per Ringhio. Ma ormai è acqua passata. Sa bene, Gattuso, cosa ha passato questa estate Pioli: lui, nell’incertezza, non volle restare lasciando il Milan alle sue bizze e a una società troppo piena di figure importanti (Leonardo, Maldini, Gazidis, Scaroni e così via). Strappò un biennale con 10 milioni e se ne andò via. Motivo per cui, ora, ha rifiutato la penale da 7 milioni di euro. Perché quando si stufa, lui non vuole sentirsi prigioniero. Ora ha un’altra casa. Che da tempo considera la sua.

Un allenatore del Sud alla guida della squadra simbolo del Sud. Non è una cosa che non ha un peso in Gattuso. Non è banale e nemmeno casuale il percorso di un Milan che non perde da 25 partite e nelle ultime 14 ha segnato almeno due gol. I numeri non mentono quasi mai. Nel Milan lavorava anche la sorella tragicamente scomparsa la scorsa primavera. Per Gattuso non può essere mai una gara come le altre. Ma quello che ha iniziato al Napoli è un progetto che è tutto suo, nelle idee, nel gioco, nelle mentalità e nella personalità. È sulla panchina azzurra da 11 mesi eppure davvero sembra essere qui da una vita. Autoritario, mai amico, impartisce ordini secchi e la truppa obbedisce. Lo riconosce come capo, si fida, lo segue. Hanno un destino in comune lui e Pioli : dovevano prendere il posto di due progetti che si erano arenati all’improvviso.

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