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Euro 2020 si parte: quante possibilità ha l’Italia di arrivare fino in fondo?

Euro 2020 chi vincerà? Antonio Cabrini parla dell'Eruropeo e pronostica le possibilità dell'Italia di arrivare fino in fondo

Euro 2020 è partito. La competizione che è rimasta congelata lo scorso anno per colpa dell’emergenza pandemica, è ad un passo, visto che il rinvio ha fatto traslare tutto a questa estate. Il piano vaccinale sta funzionando e c’è tempo e modo di godersi con un po’ più di serenità anche un appuntamento così importante a livello calcistico, con gli stadi che finalmente riapriranno, anche se solo parzialmente, al pubblico.
In modo particolare, per i tifosi dell’Italia il momento è decisamente emozionante, dato che si torna ad affrontare una grande competizione dopo la mancata qualificazione all’ultima edizione dei Mondiali. Sul blog sportivo L’insider si è parlato proprio delle chance della compagine guidata da Roberto Mancini, insieme a due grandi ex protagonisti del calcio italiano, ovvero Fulvio Collovati e Antonio Cabrini.

Italia? Possibile semifinalista per Cabrini

Antonio Cabrini non si è fatto mai particolare problemi nell’esporre il suo pensiero, anche quando era distante dalla prese di posizione dei giornali e dei tanti portali dedicati al calcio online. In questo caso, però, fa un pronostico che va decisamente all’opposto rispetto a quanto previsto da gran parte degli appassionati di scommesse Euro 2020, visto che ritiene l’Italia assolutamente in grado di arrivare quantomeno fino alle semifinali.

Certo, tanto dipenderà dall’evoluzione del tabellone e da chi potrebbe trovare sulla sua strada. Gli azzurri, però, secondo Cabrini, possono giocarsela con Inghilterra e Germania, ma anche Spagna per dare filo da torcere a quella che è inevitabile considerare come la favorita numero uno, ovvero la Francia.

La compagine transalpina, infatti, viene posta a ragione una spanna sopra tutte le altre, soprattutto per via di una rosa ricca di grandi campioni, che hanno già dimostrato di saper fare la differenza a questi livelli. Non dobbiamo dimenticare come la Francia arrivi a questo appuntamento con lo scettro di campione del Mondo ottenuto nel 2018, quando in finale a farne le spese fu la Croazia, super fino a quel momento. In più, i francesi avranno tutta l’intenzione di rifarsi della finale persa contro il Portogallo nel 2016 e riprendersi un Europeo che, in effetti, manca da un po’ di tempo.

Cosa manca per lottare ad armi con le big d’Europa?

Sempre secondo il pensiero dell’ex terzino della Nazionale e della Juventus, all’Italia in questo momento manca qualcosina nel reparto offensivo. In effetti, Belotti e Immobile sono sicuramente due attaccanti molto forti, ma che fino a questo momento non hanno saputo fare la differenza con la maglia della Nazionale.

Certo, manca un po’ di fisicità, problema che ad esempio non ha il Belgio di Lukaku che potrebbe puntare secondo Collovati a vincere addirittura questo Europeo, ma la speranza è che sia Belotti che Immobile possano ripetere quanto di buono sono riusciti a fare con indosso la maglia del proprio club d’appartenenza.

L’Italia ha un problema di ritmo di gioco in confronto, ad esempio, agli inglesi? Secondo Antonio Cabrini non è un aspetto che corrisponde alla realtà. Anche se la Serie A e la Premier League spesso e volentieri presentino partite che si sviluppano su ritmi decisamente differenti, in realtà gli azzurri non hanno mai dimostrato di avere questo problema. Anzi, nel percorso di qualificazione hanno saputo tenere sempre molto alti i ritmi, potendo sfruttare anche su un centrocampo che ha dei giocatori con delle caratteristiche che si adeguano perfettamente a questo stile di gioco. Anche in questo caso probabilmente manca un po’ di fisicità, ma con la compattezza, l’equilibrio e l’entusiasmo si può davvero arrivare lontano.