Calciomercato Napoli

De Laurentiis-Giuntoli: vertice di mercato, un obiettivo è chiaro

Il patron del Napoli ed il direttore sportivo a confronto

Aurelio De Laurentiis e Cristiano Giuntoli hanno tenuto un vertice di mercato prima della partenza di Dimaro. Secondo quanto riporta Corriere dello Sport il direttore sportivo del Napoli ed il presidente hanno ritrovato un rapporto che sembrava perduto, questo anche in virtù di un lungo e corposo contratto da parte di Giuntoli che non può essere escludo da certe dinamiche. In ogni caso anche Spalletti aveva sottolineato l’importanza della sinergia tra direttore sportivo, presidente ed allenatore, quindi giusto che si ritrovi una certa alchimia per il bene comune.

Il vertice di mercato

“E allora, la riunione. Faccia a faccia: il presidente e poi Giuntoli, il ds, a Roma: una chiacchierata andata in scena mercoledì, alla vigilia della partenza per Dimaro” scrive Corriere dello Sport che sottolinea l’obiettivo del Napoli è: “vendere”. “Trovare acquirenti per Fabian, Koulibaly e Ghoulam, per esempio, imprese difficili per diversi motivi ma tutte delicate. A seguire, sul fronte acquisti: un mancino, cioè un terzino sinistro; un difensore centrale per sostituire Maksimovic o addirittura due nel caso in cui Kalidou farà le valigie; e un centrocampista centrale fisico e solido per colmare il vuoto (di caratteristiche) lasciato da Bakayoko“.

Gli Obiettivi

Corriere dello Sport tiene come primo obiettivo per la sinistra sempre “Emerson Palmieri. Campione d’Europa con l’Italia ma anche allievo estremamente apprezzato ai tempi della Roma: il Napoli lo vorrebbe in prestito, ma il Chelsea preferisce attendere prima di fare sconti sul prezzo e sulla formula. Le alternative sono il ventisettenne Reinildo Mandava del Lille e poi Mathias Olivera del Getafe, ventitreenne uruguaiano valutato 14 milioni. Troppi. Soprattutto se uno tra Ghoulam e Mario Rui non sarà ceduto”.

A centrocampo occhi puntati sullo svizzero del Gladbach “Denis Zakaria, 24 anni e 191 centimetri. Una valutazione compresa tra i 18 ed i 20 milioni: troppi”.

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