Il Napoli perde con Empoli e Spezia, ma in generale soffre con le piccole, secondo Italo Cucci ci sono anche colpe di Luciano Spalletti. Il tecnico ha ricevuto molte critiche al termine della sfida con lo Spezia, proprio per i cattivi risultati contro le cosiddette provinciali. Il Napoli nelle ultime partite ha racimolato appena 8 punti, un bottino magrissimo per chi vuole puntare allo Scudetto o al quarto posto: “Davanti a certi episodi resto stupito perché non si può non conoscere la storia degli ultimi 10 anni del Napoli che soffre affrontando le squadre cosiddette piccole. Io sono Spalletti, mi informo e quando arrivano le squadre inferiori mi metto nello spogliatoio e allarmo la squadra. Conosco il Napoli a memoria e mi permetto di dirlo. Hanno il preparatore dei portieri, degli attaccanti, il tattico, così l’allenatore deve fare le conferenze stampa e prendersi le responsabilità. Spalletti non è sopravvalutato. Bisogna conoscere anche gli avversari“.
Napoli: addio ad Insigne
Intanto a Napoli tiene banco anche il trasferimento di Insigne al Toronto. Un addio che divide i tifosi e si parla anche di mandare Insigne in tribuna fino a fine stagione. Italo Cucci sulla questione dice: “Lui e Dybala, che se ne vadano. Per un adoratore come me è una tristezza. Io vado a Toronto, finisco nell’ombra come dice Giovinco, prendo tanti di quei soldi che vivo miliardario a vita. Gli ingaggi che ti danno ora non sono per giocare a calcio ma per mantenere la famiglia. Non c’è più di mezzo il calcio perché io a Napoli resto tutta la vita se mi restano 8 milioni di euro l’anno più benefit. Messi che è andato a Parigi è più o meno la stessa cosa. Quando i qatarioti avranno vinto, il PSG tornerà a essere una squadra di provincia e intanto Messi e la moglie penseranno ‘Siamo a Parigi, abbiamo 200 milioni in banca, chi se ne frega di correre dietro ad un pallone“.