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Tassa sul mare: a Napoli esplode la protesta. “Ci faranno pagare anche l’aria?”

Il Comune mette un limite alla presenza di bagnanti sulle spiagge libere, a Napoli si protesta per la ‘tassa’ sul mare. Questa mattina un nutrito gruppo di cittadini ha protestato nel capoluogo partenopeo per le limitazioni imposte dal Comune di Napoli che entreranno in vigore a partire dal primo luglio. “Non sono d’accordo, il mare fa parte della mia città, non possono negarcelo, dopo il mare, vogliono farci pagare anche l’aria che respiriamo?” a dirlo a Repubblica è Felicia all’esterno della spiaggia della Monache. In quella spiaggia a Posillipo in queste caldissime domeniche estive ci sono oltre 400 persone, che è il limite imposto dal Comune per la presenza sulla spiaggia libera, una limitazione entrerà in vigore dal primo luglio.

Napoli: questione sicurezza, limitazioni alle spiagge di Posillipo

L’intervento da parte della giunta comunale è stato deciso per mettere un freno all’aggressione a colpi di casco nel mare del lido delle Monache. La proposta è partita dall’assessore all’Ambiente Paolo Mancuso, che ha deciso proporre questa iniziativa anche per la questione Covid, che a Napoli come in tutta Italia sta facendo registrare numeri da record per il periodo estivo. Insomma meno assembramenti e meno rischio, ma i bagnanti non sono d’accordo e chiedono di poter accedere senza limitazioni alle spiagge della città. In totale sono 24 le i posti previsti dalla delibera nelle piccole spiaggette ai piedi di Palazzo Donn’Anna, tra il lido Ideal e Bano Elena.

I cittadini non vogliono le limitazioni e chiedono maggiori interventi per tutelare la sicurezza, ma in modo diverso. Non è ancora chiaro come si farà a mettere un freno agli accessi dato che alla spiaggia delle Monache potranno accedere al massimo 400 persone, ma solo oggi Repubblica registra oltre 1000 persone presenti. Nel frattempo a protestare sono associazioni e cittadini del Movimento per il Mare libero e gratuito che dicono: “Non è una decisione giusta. Siamo per un giusto equilibro tra spiagge libere e in concessione, 50% per ciascuno ma di certo protesteremo per la scelta del Comune di regolamentare gli accessi al mare pubblico“.

Napoli: spiagge a numero chiuso

Alla luce degli episodi di violenza registrati nelle scorse settimane che inducono alla necessità di maggiori controlli nell’interesse collettivo nel solco delle prescrizioni fissate in merito dall’Autorità portuale – spiega una nota del Comune di Napoli – la delibera prevede anche il tracciamento numerico dei bagnanti che accedono ai due tratti di spiaggia pubblica compresi tra Palazzo Donn’Anna ed i seguenti lidi in concessione demaniale: Bagno Sirena (massimo 400 persone) Bagno Ideal (massimo 12 persone) e Bagno Elena (12 persone). I titolari dei lidi si faranno carico, con orario 8-18, dell’apertura e chiusura degli accessi da via Posillipo, di controllare numericamente l’accesso alle spiagge e dell’assistenza ai bagnanti per il salvataggio a mare” aveva fatto sapere il Comune dopo aver approvato la delibera.

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