Rassegna Stampa

GAZZETTA – Spalletti chiede ad Insigne la maglia del Toronto, il retroscena

Il capitano del Napoli può trasferirsi in MLS già a gennaio

Luciano Spalletti ha provato a sondare le possibilità di Lorenzo Insigne di restare al Napoli, il tecnico gli ha chiesto la maglia del Toronto. Secondo Gazzetta dello Sport è stato questo il modo indiretto del tecnico azzurro di sondare il terreno con Insigne, senza entrare troppo nei dettagli, senza chiederlo in maniera diretta, ma facendo capire le sue intenzioni. Al momento il calciatore è più che convinto di trasferirsi al Toronto, anche perché ad Insigne verrebbe accordato un mega ingaggio più benefit.
La trattativa è così in sato avanzato che il Toronto farà un tentativo per portare Insigne in MLS già a gennaio. Un’occasione che il Napoli vorrebbe cogliere per non perdere il giocatore a parametro zero, ma dipenderà dall’offerta che sarà messa sul piatto dal club canadese.

Spalletti-Insigne e la maglia del Toronto

Ecco quanto scrive Gazzetta sul colloquio che c’è stato tra Insigne e Spalletti a Castel Volturno:

La bellezza del rosso e quella dell’azzurro. Anche di questo si è parlato ieri alla fine dell’allenamento del Napoli a Castel Volturno. Un po’ come battuta sulla bellezza cromatica di una maglia. Un po’ per provare a capire se ancora c’è margine perché Lorenzo Insigne resti al Napoli. A chiedere al capitano la nuova maglia, rossa, del
Toronto, è stato Luciano Spalletti. Il tecnico le colleziona nella sua “scala del calcio”, nella tenuta di Montaione, la Rimessa, in Toscana.
E Lorenzo ha promesso all’allenatore di portargliene una appena possibile. E Spalletti lo ha incalzato, chiedendogli se fosse sicuro che quella rossa fosse più bella dell’azzurra, quella della sua vita. Insigne non ha risposto, ma non c’è dubbio che dentro di lui il momento sia complesso. Da un lato i soldi, tanti soldi, offerti dal Toronto, dall’alta la consapevolezza di passare in un calcio ricco di dollari – quello della Major League
Soccer – ma tecnicamente più povero che potrebbe allontanarlo definitivamente dalla Nazionale e comunque dai riflettori del suo Paese.