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Un campionato condizionato dagli errori arbitrali: la regolarità in dubbio

Molti errori arbitrali hanno condizionato la stagione di Serie A, mettendo in discussione la regolarità del campionato.

E’ un campionato tutto da rigiocare. Dopo gli ennesimi errori arbitrali della XXXIV giornata è una stagione tutta da rifare. Sono passate a 73 le partite condizionate dagli errori arbitrali e VAR a seguito nel torneo dei 3 punti a partita. Come pensate possa finire Inter – Torino senza la farsesca espulsione di Tameze?

Come pensate possa finire Inter – Torino se Ferrieri Caputi espelle Pavard al 39’ (fallaccio su Bellanova) sul punteggio di 0 a 0? Come pensate possa ritenersi regolare un campionato nel quale il milanese Sozza veda da lontano lo scarpino di Azmoun storcersi e poi da un passo faccia cenno di continuare sull’evidente fallo di Sanches su Kvaratskhelia in area giallorossa. E sono sempre gli stessi arbitri.

Ricordate cosa combinò lo stesso direttore milanese in Inter – Napoli della passata stagione (XVI giornata)? Ormai sulla vicinanza e sulle lontananze ha fatto scuola Orsato. Con l’arbitro di Schio i partenopei ci hanno rimesso due, non uno, scudetti (nei campionati 2017 – 2018 e 2021 – 2022). La vicinanza in Inter – Juventus del 28 aprile 2018 costò cara al Napoli nella stagione.

La non lontananza fu ancora fatale agli azzurri nello scontro scudetto fra Napoli e Milan del 6 marzo 2022. Il solito Orsato, ancora in compagnia del solito Valeri al VAR, non vide da distanza ravvicinata l’invedibile fallo di Tomori su Osimhen. Come pensate possa ritenersi regolare un torneo ove l’unica squadra, il Napoli, in grado di opporsi allo strapotere, soprattutto mediatico, dell’asse Milano – Torino, è penalizzato in 19 gare delle 34 finora disputate nell’indifferenza del mainstream locale soprattutto.

Possa mai ritenersi regolare un campionato nel quale Khvicha K’varatskhelia che ha il primato dei falli subiti (74 ravvisati dagli arbitri ma sono molti di più) abbia un’ ammonizione meno di Gatti (con 7) e le stesse 6 ammonizioni di Barella e Rabiot e una in più di Bastoni, Tomori, Calhanoglu e Pavard che ne hanno 5.

Possa mai ritenersi regolare un torneo nel quale Acerbi (1 cartellino giallo) e Calabria (3) siano più corretti di Osimhen che ha di fatto subito 4 ammonizioni ed un’espulsione, fra l’altro gratuita.

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