Rosario Pastore mette in evidenza quando accaduto nel corso di Sky Calcio Show dopo la vittoria del Napoli sull’Ajax.
L’attacco al Napoli è cominciato e non si fermerà. Lo diceva anche Maradona, che qui bisogna vincere contro tutto e tutti. Il decano dei giornalisti napoletani Rosario Pastore conferma quanto in tempi non sospetti avevamo evidenziato con forza:
“E dopo aver sciorinato al mondo per la centosettantesima volta il gol di Calhanoglu, mostrato sotto tutte le angolazioni consentite dalla tecnica; dopo aver chiarito come e perché la crisi dell’Inter possa dirsi definitamente risolta.
Dopo aver “dimenticato” di mostrare il filmato del possibile fallo di mano in area di Dumphries che, se accertato, sarebbe stato rigore per il Barca; dopo aver rimandato ad un secondo tempo il racconto sulla forse giustificata (chi lo saprà mai?) rabbia post-partita di Xavi, lor signori di Sky Calcio Show si sono finalmente concessi il tempo di commentare la miserevole vittoria del Napoli sul campo del Canicattì, pardon, lo straripante successo azzurro (solo 1-6, che sarà mai?) nello splendido stadio dell’Ajax.
Perché lor signori sono fatti così, badano al sodo, ritengono che la platea del programma sia formata quasi esclusivamente dai fan delle tre big strisciate. E poiché di questa triade sul campo si era esibita solo quella nerazurra (vedrete stasera i fuochi d’artificio se la Juve supererà i campionissimi del Maccabì o il Milan dovesse strappare il risultato in Inghilterra), per di più vincente con uno stratosferico 1-0, era d’uopo parlare subito di quello”.
Rosario Pastore aggiunge: “La mancanza di rispetto nei confronti degli abbonati napoletani che avevano dovuto aspettare pazientemente ed accontentarsi quasi delle briciole? Oddio, che esagerazione.
In fondo la squadra di Spalletti è “solo” al primo posto in campionato, insieme con l’Atalanta; è “solo” al comando, a punteggio pieno, nel girone A della Champions; è “solo” il club che aveva “prestato” ben 5 dei suoi giocatori alla nazionale di Mancini.
Ma per lor signori di Sky Calcio Show tutto questo è relativo. C’era la beneamata che, grazie ad un gol e ad un catenaccio che non si vedeva dai tempi del Padova di “paròn” Rocco (ricordate? quello di Pin, Blason, Scagnellato e così via) era riuscita a difendere coi denti il vantaggio. Ma era la beneamata, no?
E il mancato rispetto? Ma sì, state nella cesta e non rompete, amici partenopei. Abbiamo parlato anche di voi, che pretendete di più?”. Ha concluso lo storico giornalista napoletano.