La NASA affascinata dal Vesuvio. L’agenzia spaziale americana ha pubblicato un immagine del vulcano avvolto dalle nubi, diventata subito virale.
LA NASA, agenzia governativa civile responsabile del programma spaziale e della ricerca aerospaziale degli Stati Uniti d’America ha pubblicato sui propri canali social un’immagine unica del Vesuvio.
La fotto dell’agenzia spaziale americana è diventata subito virale sui social. L’immagine del Vesuvio scattata dalla Nasa è stata accompagnata da una breve storia sul vulcano napoletano:
“In questa immagine a colori naturali, acquisita il 2 gennaio 2022, il cono del Vesuvio appare attraverso uno squarcio tra le nuvole. La cresta che circonda il cono è un residuo della caldera crollata di un vulcano più antico, il Monte Somma, da cui è emerso il cono del Vesuvio”.
Napoli ha una popolazione di 3 milioni di persone, di cui 800.000 vivono alle pendici del vulcano. Questo rende il Vesuvio uno dei vulcani più pericolosi del pianeta. La sua eruzione più famosa, nel 79 d.C., distrusse le città di Pompei ed Ercolano. Le città sono state inghiottite da flussi piroclastici.
Nubi surriscaldate ad alta densità di gas vulcanico, cenere e roccia che scorrono verso il basso a centinaia di chilometri all’ora. Il racconto di Plinio il Giovane di quell’eruzione, inclusa la sua torreggiante nuvola di cenere, portò i vulcanologi a chiamare questi tipi di eruzioni “Vesuviani” o “Pliniani”.
VESUVIO DORMIENTE O PERICOLOSO?
“Tali catastrofi sono il motivo per cui l’area divenne sede del primo osservatorio vulcanologico del mondo, costruito nel 19° secolo.
Oggi, il Vesuvio rimane uno dei vulcani più monitorati e studiati al mondo. Datando le lave, gli scienziati sanno che la montagna ha avuto otto grandi eruzioni negli ultimi 17.000 anni.
La più recente, il 17 marzo 1944, distrusse il la cittadina di San Sebastiano, in Italia. Da allora, il vulcano ha subito attività sismica occasionale, deformazione del suolo e sfiato di gas dal cratere. Il Vesuvio ha da sempre affascinato gli americani, anche Disney volle che la strega Amelia abitasse proprio alle pendici del Vulcano“.