Petagna ha regalato i tre punti al Napoli: “Non pensavo di essere ancora qui, ho bisogno di giocare”. L’attaccante ex Milan e Atalanta sembra destinato a cambiare aria nelle ultime ore di mercato, destinazione proprio Genova, ma sponda Sampdoria. Spalletti però ha fermato tutto e forse proprio così si spiega l’esultanza rabbiosa di Petagna che ha mostrato a tutti di avere gli attributi per stare in una grande.
Intervistato al termine della partita da ‘DAZN’, Petagna ha sottolineato di aver vissuto settimane difficili a causa di un infortunio.
“Non vedevo l’ora di entrare. Nell’ultimo mese, da quando è iniziato il ritiro, ho avuto un piccolo infortunio. Da venti giorni stavo con la squadra. Sentivo però che questa settimana stavo meglio, me lo sentivo di segnare. Non pensavo di essere qui oggi, ci sono state tante vicende in questa settimana. Ma avevo voglia di dimostrare, so quanto valgo”.
Adesso quindi Petagna reclama più spazio e sottolinea come il ruolo di ‘dodicesimo’ uomo gli stia un po’ stretto.
“L’anno scorso quando ho giocato ho sempre fatto bene, poi non mi hanno dato più la possibilità. Il mister ha detto che ci tiene a me, i compagni mi hanno detto che avrei segnato. Avevo tanta carica, ringrazio tutti i tifosi. Fabian e Ospina sono quelli che mi stanno sempre più vicino e devo ringraziarli. Siamo una grande squadra, l’anno scorso abbiamo avuto dei problemi, quest’anno con Spalletti faremo bene. Entrare e segnare? E’ bellissimo. Ma sinceramente col mio fisico faccio un po’ fatica, ho bisogno di giocare più minuti per stare bene”.
Spalletti dal canto suo non fa promesse e spiega l’attuale situazione di Petagna, il cui futuro al Napoli nonostante il goal di oggi resta in bilico.
“E’ uno da palla addosso e da chiusura d’azione in area di rigore. E’ chiaro che ogni tanto gli hanno preferito altri giocatori perché abbiamo tanta qualità lì davanti. Il timore è quello che poi non usandolo si stufi un po’ e questo per me è una cosa che va chiarita con lui: oggi prima della partita, visto che ci sono discorsi che possa anche andare, perché con il mercato aperto e con i giocatori bravi questa possibilità esiste sempre, quando gli ho chiesto ‘ma se ho bisogno che ti metta dentro?’ la risposta è stata ‘stia tranquillo mister che io faccio quello che devo fare”, nonostante sia chiacchierato.E infatti poi lo ha fatto perché ci ha dato una mano pesante oggi. Se resta? Ne parleremo insieme: è lui che deve essere padrone delle sue volontà. Noi tenteremo di fare quel che c’è da fare, tenendo conto di quel che ha detto la società che deve rientrare nel monte ingaggi”.