Durante Monza-Napoli, i tifosi di casa intonano vergognosi cori contro il Vesuvio, l’arbitro non ferma il gioco.
Una gara già delicata e ad alta tensione per le ambizioni europee del Napoli di Calzona si è ulteriormente surriscaldata per le inaccettabili offese arrivate dalla tifoseria di casa del Monza. Dal primo minuto di Monza-Napoli, infatti, una frangia di supporters brianzoli ha intonato svariati cori oltraggiosi e irripetibili nei confronti del Vesuvio, simbolo per eccellenza di Napoli e della sua gente.
Le offese al vulcano partenopeo
“Che bello è quando erutta…”Vesuvio m…”, “Vesuvio vaf….”, sono solo alcuni dei deprecabili cori scanditi dagli spalti dell’U-Power Stadium all’indirizzo del vulcano che sovrasta il golfo di Napoli. Frasi e insulti gravissimi, che oltre a rappresentare un’offesa profonda per tutti i napoletani, rievocano anche una tragedia immane come l’eruzione del 1944 che causò migliaia di vittime.
L’arbitro non interviene
Incredibilmente, il direttore di gara non si è accorto delle offensive cantilene o, quantomeno, non ha ritenuto di doverle sanzionare fermando il gioco. Una grave mancanza da parte del fischietto, che aveva il dovere di interrompere l’oltraggio e punire questo vomitevole comportamento dei tifosi di casa.
Uno sfregio intollerabile
Al di là delle beghe calcistiche e delle ambizioni europee del Napoli, simili cori rappresentano uno sfregio intollerabile per l’intera città partenopea e la sua millenaria storia e cultura. Un atto di oltraggio gratuito e ignobile, che getta ancora una volta una luce fosca sul rispetto e il fair play da parte di alcune frangie di tifoserie sciagurate.
Il calcio è passione, ma non può e non deve mai trascendere in queste offensive e pericolose derive. L’auspicio è che gli organismi competenti sanzionino adeguatamente i responsabili di questi gravi fatti, ricordando a tutti che lo sport deve unire e non dividere le persone.