Nicola Legrottaglie parla della Juventus e della penalizzazione ricevuta per le plusvalenze dopo l’intervento della Corte Federale.
L’ex difensore bianconero in un programma tv parte da passo del Libro dei Proverbi e cita: “È meglio una buona reputazione che grandi ricchezza, la bontà è meglio dell’oro e dell’argento“. Legrottaglie è molto religioso e decide di veicolare il suo pensiero citando Proverbi 22-24,2 Corinzi 8.
Poi l’ex giocatore della Juventus ritorna alla questione delle penalizzazioni e sottolinea: “9 scudetti vinti, successi e poi perdi una reputazione, vale la pena?” Ovviamente il riferimento è ai 9 scudetti di fila della società bianconera, che ha usufruito delle plusvalenze per allestire una squadra forte, mentre il bilancio faceva acqua da tutte le parti.
Ma Legrottaglie sul caso Juventus aggiunge ancora oltre e dice: “Al di là che poi sei stato bravo, perché abbiamo vinto sul campo. Ma perché abbiamo vinto sul campo. Perché con questo sistema sei stato avvantaggiato nel prendere dei giocatori. Ma allora il sistema che guarda il calcio che fa, chi comanda il calcio cosa ci sta a fare? Perché deve arrivare la corte federale?”
Il discorso che Legrottaglie fa sulla Juventus è estremamente puntuale. Magari quegli scudetti sono anche stati vinti sul campo, ma è chiaro che senza quelle plusvalenze la squadra non sarebbe stata sempre competitiva. Ovviamente non c’è la riprova, ma sarebbe stato bello per tutte le squadre della Serie A, potersela giocare alla pari. Intanto la società è convinta della propria estraneità ai fatti ed ha deciso di presentare ricorso al Consiglio di Garanzia del Coni.
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