Le Interviste

Kvaratskhelia: “Napoli ti fa sentire a casa, lo scudetto il giorno più bello” – VIDEO

Khvicha Kvaratskhelia racconta la sua esperienza a Napoli: dall’amore dei tifosi al sogno scudetto diventato realtà, fino alle eccellenze del territorio partenopeo.

NOTIZIE CALCIO NAPOLI – In un’intervista nell’ambito dell’iniziativa “Made in Italy” di Lega Serie A, Maeci e ICE, Khvicha Kvaratskhelia ha raccontato la sua straordinaria prima stagione a Napoli, culminata con la conquista dello scudetto.

“Mi manca casa mia ogni giorno. Ma anche l’Italia comincia a sentirsi a casa, e soprattutto questa città. Qui vivi per il calcio”, ha esordito il talento georgiano. “I tifosi mi motivano perché quando vedi la loro passione e la loro voglia di vincere vuoi vincere per loro a volte ne hai bisogno. Ti danno un’energia che non puoi trovare da nessun’altra parte”.

Kvaratskhelia ha rievocato con emozione la festa scudetto: “È stato assolutamente folle perché non avrei mai pensato, nemmeno nei miei sogni più sfrenati, che un giorno sarei diventato campione d’Italia. Non potevo credere che fosse successo davvero. È stato un risultato così grande. Quindi ero così felice ma non riesco a esprimere queste emozioni a parole”.

L’esterno offensivo ha poi raccontato le proprie origini calcistiche: “Giocavo con i miei amici per strada ogni volta che uscivo di casa. È lì che sono cresciuto. Penso che tu possa vederlo nel modo in cui giochi”.

Un percorso che lo ha portato ad ammirare fin da bambino la Serie A: “In Georgia tutti associano l’Italia ai buoni difensori”.

Arrivato al Napoli, Kvaratskhelia è stato inevitabilmente paragonato al più grande di tutti: “Maradona è stato uno dei migliori nella storia del calcio. Penso che sia pazzesco quando le persone cercano di paragonarmi a lui. Ma per me è un piacere ovviamente. E sono così felice per tutto questo”.Kvaratskhelia: "Napoli ti fa sentire a casa, lo scudetto il giorno più bello" - VIDEO

 

Il georgiano ha poi elogiato le eccellenze del territorio partenopeo: “La tradizione sartoriale è in continua evoluzione, e nel corso dei secoli mani sempre più esperte ne hanno creato un’identità unica, ricercata e ammirata in tutto il mondo”.

Senza dimenticare le prelibatezze culinarie: “L’unica cosa con cui scambierei la pizza è il khachapuri, un piatto georgiano”.

Infine, una promessa per il futuro: “Quando vinci il titolo una volta che vuoi vincere, ripeti te stesso e vincerlo di nuovo. Quindi do sempre il massimo in ogni partita. Nella vita niente è facile.

Sono diventato campione d’Italia alla mia prima stagione e sono stato il primo a dare inizio alla festa. Ho imparato tanto qui non solo nel calcio, ma nella vita. Ho imparato tante cose fuori dal campo sul Napoli e sulla sua gente.

Far parte di questa città è un’esperienza meravigliosa. Se dovessi andarmene sono sicuro che mi mancherebbero tante cose”.