Serie A

Intercettazioni Juve – i dirigenti su Arthur: “Chiaro non valesse così tanto, ma la plusvalenza…”

L’affare Pjanic-Arthur e la relativa plusvalenza per la Juve al centro di nuove intercettazioni tra dirigenti bianconeri: “Chiaro che non valesse tanto“.

L’acquisto di Arthur da parte della Juve è uno degli affari più controversi e sbagliati della storia bianconera. Praticamente un fantasma arrivato a Torino, che ha giocato poco e male. Sui media nazionali veniva fatto passare come un campione, eppure non ha trovato mai spazio sul terreno di gioco. Lo si vede anche al Liverpool dove praticamente non vede il campo.

Intercettazioni Juve: affare Pjanic-Arthur

Ora la trattativa finisce al centro delle intercettazioni sulla Juve, che stanno svelando un mondo fino ad ora sconosciuto. Per ora sta procedendo la procura di Torino, ma i bianconeri rischiano molto anche dal punto di vista sportivo con l’indagine Figc e quella della Uefa.

Della trattativa tra Juve e Barcellona per Arthur e Pjanic parlano Marco Re e Roberto Turati  il 16 luglio 2021. Ad essere intercettato è l’ex chief financial officer, che commenta così l’operazione: “Tu pensa uno come Arthur, che per farti la plusvalenza Pjanic hai pagato 75 milioni, adesso ti deve anche andare sotto i ferri, cioè, era palese no? Che non fosse uno da quella cifra lì”.
“Arthur alla Juventus per 72 milioni di euro più 10 di bonus, Pjanic al Barcellona per 60 milioni più 5 di parte variabile: un affare che ha generato una plusvalenza di 43,7 milioni di euro che da subito era apparso un po’ strano e che ora le indagini della Procura di Torino hanno arricchito di tanti retroscena” scrive Sportmediaset.

Resta sempre aggiornato sulle ultime notizie riguardanti il calcio Napoli e la cultura napoletana. Napolipiu.com è stato scelto anche dal nuovo servizio di Google News, quindi se vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie, seguici su Google News.

Benvenuto su napolipiu.com

Consenti gli annunci sul nostro sito Sembra che tu stia utilizzando un blocco degli annunci. Ci basiamo sulla pubblicità per finanziare il nostro sito.