Joan Laporta sulla scia di Aurelio De Laurentiis, anche il Barcellona deve tagliare gli ingaggi addirittura del 50%. Una crisi importante quella che sta vivendo uno dei club più titolati al mondo, ma che deve fare con un blocco sul mercato, scarsa liquidità e costi troppo alti di gestione, che mal si linkano con il nuovo Fair Play Finanziario della Uefa. “Dalla scorsa estate abbiamo svolto un lavoro molto positivo, nell’ottica di un piano di risanamento. Ma il monte ingaggi è ancora troppo alto, arriva a 560 milioni – ha spiegato Eduard Romeu in un’intervista a Radio RAC1 -. Una cifra che è il doppio rispetto a quella del Bayern: le uscite del club tedesco sfiorano i 300 milioni, mentre il Real Madrid ne spende 400” discorsi che a Napoli già si conoscono da tempo, ma a cifre più contenute. L’obiettivo di De Laurentiis è quello di scendere al di sotto dei 100 milioni di euro di ingaggi, anche perché la società non ha alcuna entrata strutturale.
Laporta ha già incontrato i giocatori più rappresentativi della squadra: Busquets, Piqué, Sergi Roberto e Jordi Alba, comunicando il taglio degli stipendi. Ci saranno delle trattative individuali per ridurre gli ingaggi e contenere i costi.
Proprio questa decisione sta facendo balbettare la trattativa per portare Lewandowski in Spagna. La nuova politica di contenimento dei costi del Barcellona fa ben sperare in casa Napoli, dato che il club blaugrana è quello maggiormente interessato a Koulibaly. Tra costo del cartellino (40 milioni di euro) e ingaggio al giocatore, che a Napoli guadagna 6 milioni di euro a stagione, l’investimento da fare per portare Koulibaly in Spagna sarebbe fuori dalla portata della società.
Ovviamente bisogna tenere conto che, nonostante i tagli, il Barça può arrivare ad offrire ingaggi da 7-8 milioni di euro, ma è il costo complessivo dell’operazione che sembra molto esoso per la crisi del Barcellona.