Le Interviste

Gravina: “Il Napoli è stupefacente. Spalletti maestro di calcio. Su De Laurentiis e Manfredi…”

Gabriele Gravina, il presidente della FIGC, in un’intervista a Il Mattino e ha parlato di calcio, e del suo amore per il Napoli.

Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha rilasciato una lunga intervista a Il Mattino, in cui ha parlato del suo legame con Napoli e dei successi del club partenopeo. Gravina ha ringraziato il presidente del Napoli, De Laurentiis, e il sindaco Manfredi per il loro supporto nella riportare la Nazionale italiana a Napoli. Il presidente della FIGC ha sottolineando il suo personale attaccamento alla città, in particolare durante gli anni di Maradona.

Gravina ha poi parlato della gestione finanziaria del Napoli, evidenziando l’importanza di mantenere i bilanci in ordine, e ha elogiato la proprietà del Napoli per aver capito che il costo della rosa non era più sostenibile e per aver affidato alla dirigenza e all’allenatore un chiaro obiettivo: vincere con la forza delle idee.

Nonostante l’attuale crisi economica, Gravina ritiene che il Napoli rappresenti un esempio positivo per gli altri club, grazie alle sue prestazioni sportive sorprendenti e allo stile di gioco avvincente e divertente per gli spettatori.

Quando gli viene chiesto se De Laurentiis fa bene a sognare l’accoppiata scudetto-Champions, Gravina risponde che sognare non costa nulla e che i sogni alimentano la passione che contribuisce a fare del calcio uno spettacolo unico al mondo. Gravina ritiene che il rendimento del Napoli sia stupefacente e che la squadra sia in grado di competere ai massimi livelli sia in Italia che in Europa.

Infine, Gravina elogia il gioco di Spalletti, definendolo uno dei modelli più belli e avvincenti di calcio al mondo e sostenendo che il tecnico abbia raggiunto a Napoli la sua maturazione tecnica, meritandosi l’appellativo di maestro di calcio.

 

INTERVISTA A GRAVINA PRESIDENTE FIGC

Ecco le parole del presidente della FIGC la quotidiano il Mattino:

È la prima volta da presidente federale. Ma lei scelse Napoli per la presentazione del suo Castel di Sangro.  

«Ho fortemente voluto il ritorno della Nazionale italiana a Napoli, mancava da troppo tempo. Per questo ringrazio il presidente De Laurentiis e il sindaco Manfredi, con i quali abbiamo lavorato a stretto contatto per realizzare questo obiettivo. Personalmente sono molto legato alla Campania e a Napoli in particolare. Un legame che si è creato negli anni di Maradona, uno spettacolo per gli occhi che non dimenticherò mai».

I numeri della crisi sono impietosi: poi arriva De Laurentiis che vince con i bilanci in ordine. È la linea gestionale da seguire?

«Alla fine della scorsa stagione sportiva, la proprietà del Napoli ha avuto il merito di capire e accettare che il costo della rosa non era più sostenibile. Ha invertito la rotta, affidando alla dirigenza e all’allenatore un compito chiaro: vincere con la forza delle idee, dentro e fuori dal campo. Indipendentemente dalla vittoria finale, le attuali prestazioni del Napoli rappresentano una vera impresa sportiva. Un esempio positivo per gli altri club».

Fa bene De Laurentiis a sognare l’accoppiata scudetto-Champions?

«Sognare non costa nulla, anzi i sogni alimentano la passione che contribuisce a fare del calcio uno spettacolo unico al mondo. D’altronde il rendimento del Napoli è stupefacente. Ha dimostrato, fino ad ora, di valere la testa della classifica in Italia e i primi posti in Europa, imponendosi col bel gioco e divertendo gli spettatori».

Spalletti ha un gioco che può essere un modello del calcio?

«È uno dei modelli più belli e avvincenti di calcio al mondo. Sono convinto che Spalletti abbia raggiunto a Napoli la sua maturazione tecnica, si sta meritando l’appellativo di maestro di calcio»

L’intervista di Gabriele Gravina al Mattino rappresenta una riflessione approfondita sui successi del Napoli e sulla situazione del calcio italiano, oltre ad essere un esempio di come una buona gestione finanziaria e una forte passione per il calcio possano portare a risultati straordinari.