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De Laurentiis: “var in mano agli arbitri. Temo il Banevento”

Aurelio De Laurentiis parla dell’amichevole contro il Benevento e bacchetta gli arbitri sul Var.



DIMARO. Il presidente del Napoli ai microfoni della radio ufficiale da il benvenuto a manolas. Nel corso della rubrica il calcio che vorrei De Laurentiis parla dell’amichevole contro il Benevento e del Var, ammomendo il sistema calcio.

Il Benevento? “Sono impaurito! Loro arrivano in maniera smagliante, c’è la grande motivazione di Inzaghi nei confronti di Ancelotti. Noi siamo solo all’inizio. Questo mi mette un po’ di ansia.

Sarà un super allenamento per i nostri 70.000 napoletani che girano in Trentino, gli spalti saranno tutti esauriti, un bel vedere”.

Ma chi sono questi geni? Questi che inventano queste stupidaggini. Ad un certo punto è corretto concludere il mercato ad una certa data, se lo dilunghiamo, i campionato iniziano già con i mal di pancia di alcuni calciatori che possono essere venduti all’ultimo momento. Dovrebbe aprire il primo giugno e chiudere il 10 agosto a tutti quanti. Dovremmo tutti quanti armonizzare. Ha preso piede queste partite internazionalmente valide durante il mese di agosto.
A chi conviene fare questi tornei estivi? Allora nessuno inizi il campionato prima del 16 agosto, bisognerebbe partire tutti alla stessa data con il mercato chiuso una settimana prima.

Il Var? E’ stato creato affinché i club non si lamentassero, a me fa impazzire che alla fine decida sempre l’arbitro, ma perché? Adesso pare che la camera di verifica vogliano spostarla a Coverciano anche per una questione di costi. Io non ho paura che sia la camera arbitrale a decidere e non l’arbitro, che sarà informato via radio”.

Stadi nuovi e moderni, in Italia non è possibile? “Devono essere ultra moderni e confortevoli, concepiti all’altezza di quella che può essere una importante squadra di calcio. Non è un problema di grandezza, ma di concetto moderno. Per fare questo bisogna modificare la legge che esiste e trovare delle disponibilità economiche che potrebbe mettere lo stato a disposizione, aiutando i club sulla tassazione. Reintrodurrei le scommesse sul calcio, tutti i soldi introitati da chi le gestisce, al cinquanta per cento, vanno alla federcalcio per far migliorare gli impianti sportivi”.

San Paolo senza pista d’atletica? “Se noi ascoltiamo il populismo imperante del comune diventa un sogno irrealizzabile, a me piacerebbe averlo col fiato sul collo agli avversari. Pensate voi cosa sarebbe il nostro stadio se il pubblico potesse partecipare alla gara restando attaccati al recinto di gioco senza pista d’atletica.
Il San Paolo è o non lo è il tempio del calcio napoletano? Pare che per il Comune non lo sia, fanno un discorso sociale per ingraziarsi i voti e lanciare anatemi politici, ma poi non possono nemmeno essere rieletti, forse lo fanno per le elezioni regionali. Caro Sindaco, caro Auricchio, caro assessore, ma un San Paolo vibrante senza pista, come si può ignorare di avere un pubblico così partecipativo e affettuoso intorno al campo di gioco. Ma San Siro mica ha la pista? Il Genoa mica ha la pista? In Inghilterra sono quasi tutti senza pista. Vogliamo scimmiottare gli inglesi, poi ci perdiamo in un bicchiere d’acqua per fare politica e raccogliere voti. Sono pronto a costruire con i miei soldi una pista d’atletica, mi trovassero un posto, così la togliamo dal San Paolo”.

Morte papà Ospina: “Caro David, siamo tutti quanti dispiaciuti e affranti per il grave lutto che ha colpito la tua famiglia. Sappiamo che sei un grande uomo, oltre che un grande portiere, la tua grande serenità ti aiuterà a superare questo momento terribile. Ti siamo tutti vicini in questo tragico momento”.

I calendari delle Nazionali cozzano con i campionati? Evidentemente alla Fifa e Uefa, da burocrati quali sono, non sono interessati ai campionati. Ma pensano solo ai loro interessi. Penso che se il campionato sia terminato il 25-26 maggio, non capisco perché si debba ritardare l’inizio delle competizioni delle Nazionali, penalizzando un allenatore che deve inserire i nuovi giocatori nella rosa. E’ tutto sbagliato.


Si dovrebbe gestire tutto quanto in maniera totale a livello europeo, al di là di quei paesi che hanno problemi climatici, bisognerebbe partire tutti allo stesso giorno. Così come il mercato. Non capisco perché non possa partire appena finiscono i campionati, perché aspettare il primo luglio? A me sembra veramente una stupidata”.

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