De Laurentiis e Raiola hanno discusso sulla commissione per la trattativa Lozano. Il patron del Napoli ha faticato per ottenere uno sconto.
Antonio Corbo su Repubblica svela un retroscena interessante sulla trattativa tra De Laurentiis e Raiola per Lozano.
I contratti del Napoli sono già molto lunghi. L’ultimo acquisto richiede ancora più tempo. Non solo per scrivere cognome e tutti i nomi: Hirving Lozano Rodrigo Bohena.
Prima difficoltà liberarlo dalla Nike per trasferire i diritti di immagine alla Filmauro. Il 20 per cento dei 42 milioni che il Napoli pagherà al Psv Eindhoven come penale risolutiva va poi al Cf Pochuga, il club che ha scoperto e lanciato Lozano, nella città capitale dello Stato di Hidalgo.
Il giocatore è accreditato da una leggenda: gli abitanti di Pochuca sono veloci perché vivono tra sberle di vento nel Messico Centrale.
DE LAURENTIIS, RAIOLA E LO SCONTO SULLA COMMISSIONE
De Laurentiis ha dovuto anche scavalcare una insopportabile barriera. La provvigione degli agenti più famosi. Amando il risparmio più di se stesso, il presidente ha lottato molto per comprimere in 4 milioni gli onorari a Mino Raiola.
l’ex cameriere di Harlem alla Juve di solito chiede il 14 per cento. Per De Ligt, affare da 75 milioni, ne ha avuto 10,5. Con il Napoli si è fermato al 10 per cento.
La Federcalcio ha fissato due mesi fa un tetto del 3 per cento agli agenti.
A Raiola sarebbero dovuti 1,2 milioni. Ma non va così. Le società accettano spesso una formula di allegra ambiguità: “Oneri accessori”. Non sarà facile evitare parcelle così alte, da far invidia anche alle banche d’affari americane. La Fifa riconosce infatti agli agenti anche la facoltà di essere delegati per le trattative con il club che cede il giocatore.
Con quattro milioni di euro, dopo una notte e mezza giornata a Napoli, la missione rende all’agente-ovunque Raiola una somma rilevante. Raiola sembra che abbia molto insistito nel rimarcare lo sconto: l’ha trattato da vero amico, certo, De Laurentiis dovrà ringraziarlo.
RAIOLA, DELAURENTIIS E LA LEGGENDA ANCONETANI
Stavolta De Laurentiis non poteva ribellarsi. Brucia il ricordo dei tre agenti di Pépé che chiesero una dozzina di milioni di mediazione.
Il rifiuto del Napoli non fu inteso come l’inizio di una seconda trattativa, avendo De Laurentiis già l’accordo con il Lille. I tre rappresentanti chiesero di far rialzare subito l’elicottero dal prato di Dimaro. Destinazione Milano, in attesa del jet privato per volare a Londra e chiudere con l’Arsenal.
I presidenti sono ormai soggiogati dai mediatori, professione che un tempo faceva rischiare la radiazione. Il più bravo è stato Romeo Anconetani, diventato poi presidente del Pisa in serie A. La sua parola valeva la firma di un notaio.
MENDES, JAMES E IL SOGNO ICARDI
Da Raiola a Mendes per James, adesso. Tredici per James Rodriguez ne chiede Jorge Mendes, il portoghese con la più qualificata scuderia europea, Cristiano Ronaldo il più famoso dei campioni che assiste.
L’ultimo scorcio di mercato richiama la rivelazione del presidente. «Siamo in tre e pensiamo in tre modi diversi. Io, Ancelotti e Giuntoli».
Si potevano leggere in quella confessione i nomi degli acquisti. Con Lozano arriva il giocatore preferito da De Laurentiis. Non è un caso: Ancelotti dice di aver perso di vista Lozano da molti mesi. Non lo seguiva, quindi non l’ha indicato lui. James Rodriguez potrebbe esaudire finalmente il desiderio dell’allenatore, il solo che sappia dare la corda al protagonista del mondiale 2014. James non ha mai reso tanto come nel Bayern.
E Giuntoli? Può essere Llorente, un tardone del gol che piace al Napoli come sostituto di Milik. Il suo ritorno in Italia dopo due anni offre vantaggi fiscali. Al giocatore 4,5 milioni netti, al Napoli costa poco più di 5 lordi.
Ma sotto sotto c’è un amico romano all’opera. Tenta Icardi. Un’impresa disperata. Ma Giuntoli ci prova. Al buio, come sa fare lui.