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Cruciani e Mughini contro un bambino napoletano. La risposta di Forgione è da applausi

Cruciani e Mughini offendono un bambino napoletano che non voleva indossare la maglia della Juventus. Angelo Forgione risponde per le rime.

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Un bambino napoletano arrabbiato perché non voleva indossare la maglia della Juventus diventa oggetto di sberleffi da parte di Cruciani e Mughini. Due persone anziane armate di microfono attaccano pubblicamente un ragazzino solo per difendere i colori amati.

In Italia troppo spesso capita di assistere a situazione che rasentano i limiti della decenza, e dell’intelligenza. Mughini e Cruciani sono due degni rappresentati  della cultura trash che ha invaso i nostri media.

Il giornalista e scrittore, Angelo Forgione dalla propria pagina Facebook ha risposto per le rime a Cruciani e Mughini  per l‘attacco al bambino napoletano:

CRUCIANI E MUGHINI OFFENDONO UN BAMBINO NAPOLETANO

Rieccola la premiata ditta Cruciani-e Mughini.
Giuseppe chiama Giampiero in radio e gli chiede cosa direbbe al padre del bambino napoletano che ha mal interpretato l’iniziativa “fairplay” della Lega Calcio e definito la Juve “quella squadra di emme”.

«Spero solo che migliori – ha detto lo juventino – perché se continua così, bene che gli vada, può andare a fare il parcheggiatore abusivo».
Certo, sono da correggere l’educazione e il lessico del bambino, e a questo dovranno pensarci i genitori, che hanno ancora tempo per farlo.

Il problema è che non si può più correggere un uomo verso gli ottanta che, da juventino, dice che l’Inter ha in bacheca “uno scudetto di emme”.

Un opinionista strapagato che va in rissa televisiva con Sgarbi a colpi reciproci di “pezzo di emme”.

Un siciliano rinnegato che dà ragione a Roberto Vecchioni dopo che il cantautore ha definito la Sicilia “un’isola di emme”.

Un catanese voltagabbana che ringrazia Iddio per avergli fatto amare la Juventus e non il Catania o l’Acireale, che non definisce di “emme” ma lo lascia chiaramente intendere con parole, gesti ed espressioni.

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I BAMBINI DELLO STADIUM NON VANNO CORRETTI?

Il bambino napoletano offeso da Cruciani e Mughini,  è pur sempre un bambino e andava seguito dai genitori, che possono ampiamente riparare, si deve!

L’anziano Mughini, invece, non può essere corretto; questo è. Anche se qualcuno lo ritiene un fine intellettuale,  la sua volgarità ce la dobbiamo subire continuamente mentre pontifica e moralizza il mondo, spesso quello non bianconero.
Infine, a Cruciani, che fa del turpiloquio un tratto essenziale della sua trasmissione radiofonica di emme e che è sempre pronto a “parlare” e far “parlare” di Napoli, consiglierei di telefonare ai genitori dei bambini bianconeri.

Gli stessi fanciulli che nell’ottobre del 2013 sostituirono gli utras nella curva dello Stadium, squalificata per discriminazione dei napoletani, e urlarono “emme” a ogni rinvio del portiere avversario.

Magari possono riferire, quei genitori, se dopo sei anni i loro figli sono diventati.

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