Crisi Napoli, oramai è evidente. La squadra dopo l’ammutinamento di martedì sera vive un momento complicatissimo, con la società che minaccia interventi in tribunale.
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Nelle ultime ore la crisi Napoli è stata acuita da tante voci incontrollate. Audio che filtrano dagli spogliatoi, voci, rumors che stanno alimentando tante polemiche. In questa situazione è difficile vedere la luce in fondo al tunnel. Eppure nonostante le critiche Carlo Ancelotti potrebbe essere l’unica ancora di salvezza.
Il leader calmo
I suoi risultati a Napoli forse non sono stati eccezionali, così come il gioco. Ha fatto intravedere ottimi sprazzi di bel calcio, ma mai con continuità. A penalizzarlo sono stato soprattutto i risultati e la sfortuna (vedi i tanti pali e gli ‘errori’ arbitrali). Eppure nella crisi del Napoli, Ancelotti è una delle poche speranze per salvare la stagione. Il palmares può contare poco, ma l’esperienza internazionale che può vantare il tecnico del Napoli non si compra al mercato. Ecco proprio quella esperienza e la capacità di riuscire a tenere in piedi la barca anche in spogliatoi caldissimi (vedi quello del Real Madrid) rappresentano una speranza solida per il Napoli. Forse l’unica per i tifosi che sono i veri penalizzati in questa brutta storia. L’ammutinamento dei calciatori, il ritiro imposto dalla società, le minacce di andare per vie legali, sono tutti segnali di una frattura che sarà complicatissima da ricomporre. Eppure sabato si gioca, la qualificazione Champions è ad un passo e la necessità di qualificarsi per l’Europa che conta è impellente.
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Gli errori
La crisi del Napoli è fatta anche di tante voci che stanno girando in questi giorni. File audio più o meno veritieri, rumors dagli spogliatoi che raccontano di giocatori a capeggiare la rivolta e comportamenti di alcuni membri della società non proprio eccellenti. Per ora restano voci che dovrebbero essere suffragate da prove, ma al momento non ce ne sono. Eppure di solito quando si sbaglia lo si fa sempre in due, è l’esperienza della vita quotidiana a raccontarlo. In questo caso cercare i colpevoli potrebbe essere forse la strada meno giusta, perché in questo momento è necessario ritrovare unità di intenti per il rispetto che si deve ai tifosi. A coloro che ci mettono la passione, a quelli che hanno visto la Serie C, gli stessi che hanno incitato la squadra nei momenti più bui ed ora temono che il giocattolo possa veramente rompersi. In questo caos generale la speranza è affidata a Carlo Ancelotti che martedì sera ha lasciato il San Paolo senza parlare, la sua mediazione insieme a quella di Cristiano Giuntoli è fondamentale per riuscire a salvare il salvabile. In ballo non c’è solo la passione ma anche gli introiti, quelli del passaggio di turno (che da solo vale oltre 10 milioni di euro) più la qualificazione alla prossima Champions League (stimata in circa 40 milioni di euro). Soldi che servono come il pane per continuare il sogno di avere una squadra a grandi livelli.