La sosta della serie A ha scoperchiato il vaso di Pandora, Il caso Juve, il caos in FIGC causato dall’AIA e i troppi errori contro il Napoli.
È tempo di bilanci in campionato. Il predominio assoluto del Napoli in serie A non cancella quanto gli arbitri di Rocchi stanno combinando settimanalmente fra anticipi e posticipi. Un commissariamento dell’AIA, e della FGIC, tanto invocato vanamente da Pistocchi e Ziliani sarebbe stato più che opportuno per un settore in crisi.
Senza dilungarci troppo, si pensi a quanto accaduto nell’ultimo decennio calcistico: dal sestetto arbitrale della Supercoppa di Pechino fra Napoli e Juventus del 2012 al duo Orsato – Valeri (Inter – Juventus), alle recenti imprese di Valeri (Fiorentina – Inter, XI giornata), Di Bello (Verona – Juventus, XIV) e Sozza (Milan – Fiorentina). Si pensi a quanto passato sotto i ponti.
Senza scordare il gol di Muntari con Tagliavento (Milan – Juventus del 25 febbraio 2012) al solito duo Orsato – Valeri nella sfida scudetto fra Napoli e Milan della passata stagione, sono stati tanti gli strafalcioni arbitrali visti. Si pensi alla tripletta di Rocchi in Juventus – Roma del 6 ottobre 2014 oppure alla partita incubo del duo Calvarese – Irrati in Juventus – Inter del 15 maggio 2021. Se mancano scudetti al Napoli (4) e alla Roma (3) non è fantasia del mitico ed eroico Paolo Ziliani.
IL NAPOLI E SPALLETTI NEL MIRINO DEGLI ARBITRI
Quest’anno gli azzurri hanno dovuto faticare spesso oltre il dovuto per strappare vittorie e punti che sarebbero giunti comunque con più accorti ed equilibrati arbitraggi. Il Napoli e Spalletti marcati a vista da Marinelli a Firenze (III giornata) e il rigore per soffio di vento subito contro il Lecce (IV) sono tutt’altro che fantasie ma cronaca sportiva.
Il Napoli e i napoletani insultati dagli spalti e offesi nelle tivvù Mediaset dai vari Cruciani e Mauro, ovviamente senza diritto di replica. Si pensi ai tanti falli e fallacci rimasti impuniti commessi sui giocatori azzurri. Valga più di tutto quanto Irrati ha concesso ai vari Cristante, Karsrdop e Mancini nell’arena dell’Olimpico fra Roma e Napoli.
I MEDIA AVVERSI AL NAPOLI
Provate ad immaginare come sarebbe finita Roma – Napoli (XI) con Mourinho spedito in tribuna ed un paio di romanisti mandati negli spogliatoi anzitempo. Alla fine ci ha rimesso persino il Napoli con 4 ammonizioni subite per le tante botte ricevute. Alla fine i media italici hanno persino premiato con la sufficienza l’arbitro pistoiese.
DOPO IL CASO JUVE CERTE “SVISTE” ASSUMONO UN VALORE DIVERSO
E se non basta Irrati si pensi ad Abisso (Cremonese – Napoli, IX), ma soprattutto a Mariani di Aprilia che ne combina di tutti i colori in Milan – Napoli (VII) e Atalanta – Napoli (XIII).
Si pensi a quanti sforzi e quante botte sarebbero state risparmiate ai napoletani se Mariani avesse espulso, come doveva fare (e se non l’ha fatto che ci faceva Irrati al VAR?) Kjaer al 17mo minuto di gioco per il fallaccio su Kvaratskhelia.
La chiosa finale su Milan – Napoli sarà posta dal tecnico rossonero Pioli che approfittando della bontà arbitrale sostituirà proditoriamente Kjaer e Calabria alla fine del primo tempo che si erano pure stancati per i tanti falli fatti su Kvaratskhelia e compagni.
Se è già intollerabile l’impunità consentita a Mariani dopo aver avallato al VAR tutte le scelte sbagliate di Valeri in Fiorentina – Inter (XI) è ancora più inaccettabile riproporre lo stesso arbitro, nel giro di un mese per Atalanta – Napoli (XIII) dopo quanto combinato in Milan – Napoli.
Lasciamo perdere il rigore assegnato agli orobici ma pensate come sarebbe finita la partita se Mariani avesse provveduto, come doveva, ad espellere Joakim Maehle e Demiral.
E che dire del fallaccio di Teun Koopmeiners su Zielinski punito col semplice cartellino giallo. Provate ad indovinare chi c’era al VAR? Si, proprio lui: Irrati di Pistoia.
Per la cronaca, sono ben 6 le partite nelle quali è stata negata al Napoli la superiorità numerica. Due volte è successo con Mariani (col Milan e l’Atalanta), una volta con Sozza (Lazio – Napoli), Irrati (Roma – Napoli), con Abisso (Cremonese – Napoli) e Cosso (Napoli – Bologna).
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