Calcio Napoli

Panchina Napoli, Cannavaro: “Occhi aperti, ADL tirerà fuori un nome mai uscito prima”

Paolo Cannavaro si è soffermato sulla scelta del nuovo allenatore che sostituirà Luciano Spalletti sulla panchina del Napoli.

Paolo Cannavaro, ex difensore e capitano del Napoli, è intervenuto all’inaugurazione a Torre del Greco del programma estivo delle iniziative di solidarietà della Fondazione Cannavaro-Ferrara, progetto benefico denominato “1° Tour Bike per la Fondazione Cannavaro-Ferrara”. Cannavaro, durante il suo intervento ai media presenti, non ha esitato a soffermarsi anche sullo Scudetto vinto dal Napoli, sul nuovo allenatore e su quelle che saranno possibili operazioni di mercato con diverse partenze.

“Scudetto anche un po’ mio quello del Napoli? “E’ lo scudetto di chi l’ha vinto, dal tecnico alla squadra ma io ho sempre detto che noi abbiamo messo un mattoncino per il raggiungimento di questa vittoria e abbiamo fatto parte del percorso di crescita. Onore a chi ha messo, come me, qualche mattoncino. Spalletti è andato via, il nome di Fabio è stato accostato alla panchina. Che effetto mi fa? Si sfonda una porta aperta. Chi conosce il presidente, però, sa che tirerà fuori un nome mai uscito prima come nuovo allenatore azzurro, occhi aperti. Il Napoli vince lo Scudetto e cambia allenatore e forse direttore sportivo. Un po’ un’anomalia? Diciamo che nel calcio di oggi non ci si deve meravigliare più di niente. L’annata del Napoli è stata da protagonista e un cambio ci può stare purché resti l’idea di costruire una squadra per provare sempre a vincere”.

Cannavaro si è poi soffermato sulle possibile operazioni di mercato con la partenza di Kim e un nome pronto a sostituirlo come Scalvini: “Quando è andato via Koulibaly eravamo tutti disperati, quando andrà via Kim lo saremo ancora di più. Al di là di Scalvini, l’importante è che arrivi qualcuno che non lo faccia rimpiangere. Nella Nazionale diversi calciatori del Napoli”.

“Un Napoli più napoletano? Desiderio di tutti, sappiamo le difficoltà nel giocare nel Napoli: c’è una pressione diversa ma il desiderio è sempre quello. Credo in Ambrosino, può essere un riferimento per questa società. Essere napoletano è un valore aggiunto ma al di là di questo può diventare un grande campione”.

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