Bambini e anziani del Sud muoiono più in fretta perché abbandonati dallo stato. Le statistiche che vengono riportate da Gazzetta del Mezzogiorno sono lampanti: “Tu vai in giro e magari non te ne accorgi nella luce del Sud. Poi senti la Società italiana di pediatria e lo scopri. In sala parto un bambino del Sud ha il 50 per cento in più di possibilità di morire nascendo. Ma anche dopo corre il 50 per cento di rischio in più di non arrivare a un anno. Non nel Terzo Mondo, ma in Italia. Solo perché del Sud”.
Meno asili nido, meno assistenza
Un bambino di Vibo Valentia ha meno probabilità di sopravvivere al suo primo anno di vita, rispetto ad uno del Nord. Questo anche perché un bambino meridionale avrà “meno asili nido, meno mense scolastiche, meno tempo pieno, meno palestre, meno scuolabus, meno libri di uno di Brescia. E poi, classi più affollate e con meno professoresse. Tanto che, pur frequentando gli stessi anni di scuola, diranno che avrà imparato come se avesse frequentato un anno in meno di quelli del Nord. Una umiliazione, come, ho tanto studiato? Ma non è colpa del bambino del Sud, è colpa della sua colpa di essere nato nel posto sbagliato e più discriminato. Quello appunto con la più vergognosa diseguaglianza in Europa”.
Meno lavoro, meno cure
Ma per una persona del Sud Italia significa anche avere meno opportunità lavorative, a cui si aggiunge un minore accesso alle cure sanitarie. Si perché molti sono costretti a dover andare fuori casa per curarsi. “Anzi già se si fosse ammalato sarebbe dovuto andare a curarsi lontano da casa, come un pacco postale: il 70 per cento in più di altri. E poi, da anziano, quando avrà voluto godersi sia pure una vita di maggiori sacrifici, potrà curarsi meno. Anzi almeno il dieci per cento non si curerà più non avendone i mezzi. E il bambino del Sud scampato alla nascita e al primo anno di vita, da vecchio non scamperà a una morte con almeno due anni di anticipo rispetto a uno del Nord. Una vita e una morte da Sud” scrive il quotidiano.
La beffa del Recovery
Vi abbiamo già parlato di quella beffa del Recovery Found, ma anche i fondi già decurtati, potrebbero essere ulteriormente ridotti: “Può accadere che quel 40 per cento di soldi europei del Recovery assicurati come chissà quale gentile concessione, poi svaniscano fra cavilli e procedure. Tipo gli asili nido, che dovranno aumentare al Sud, ma con una gara fra tutti i Comuni d’Italia, ricchi e poveri allo stesso livello. E quelli ricchi potranno contribuire a costruirli e gestirli al contrario di quelli poveri”.