Ricomincia il duello Juve-Napoli. Ancelotti ribattezzato Mr.Champions sbanca l’olimpico mentre la Juve soffre contro il Chievo.
- È ricominciato il duello Juve-Napoli
- Ancelotti, ribattezzato Mr. Champions, ha subito apprezzato il Napoli
- la Juve soffre contro il Chievo, Giaccherini migliore in campo. Cr7 in ombra.
DUELLO JUVE-NAPOLI
È ricominciato il duello Juve-Napoli. I campioni, scrive il Mattino, hanno sudato e non solo per il gran caldo per battere il Chievo a Verona (rinviato l’appuntamento di Cristiano Ronaldo con il primo gol italiano). I loro rivali della scorsa stagione hanno piazzato un colpo pesante sul campo della Lazio con Milik e Insigne. Successo meritato, difeso con il cuore da una squadra che ha giocato con carattere e umiltà, oltre che con una buona organizzazione. Accompagnati all’Olimpico da eccessivo pessimismo, gli uomini di Ancelotti si erano complicati la vita dopo 25’. La squadra si è ricompattata tatticamente e psicologicamente, ribaltando il risultato con Milik e Insigne. È emersa la personalità del Napoli, della squadra dei 91 punti ben sistemata in campo da Ancelotti.
MR.CHAMPIONS
La capacità di credere in se stessi, anche partendo dallo 0-1, è l’elemento di forza di un gruppo che Mr. Champions ha subito apprezzato e difeso da premature critiche. Ve ne erano state anche su Insigne, che ha chiuso la partita con un numero dei suoi, un tiro a giro dopo la combinazione Hysaj-Allan. Era fondamentale partire bene ed è quello che il gruppo di Carlo ha saputo fare, saltando il primo dei due ostacoli piazzati dal calendario sulla strada del Napoli. Tra sei giorni si presenterà al San Paolo il Milan di Higuain, più fresco perché ha saltato la prima di campionato.
LA JUVE SOFFRE CONTRO IL CHIEVO
Fuori casa ha vinto anche la Juve, ma con sofferenze maggiori rispetto al Napoli. Si è trovata sull’1-2 in casa del Chievo, invece di assistere ai primi gol di CR7 gli spettatori del Bentegodi hanno assistito ai numeri di un suo coetaneo, Giaccherini, classe 1985 come il fenomeno portoghese. Un assist e un gol su rigore per l’ex Napoli, uno di quelli mai impiegati da Sarri quando era il tecnico azzurro. Nel finale l’ha spuntata la potenza bianconera contro i gialloblù calati alla distanza perché forse non pensavano di poter vincere contro il Pallone d’oro.