Calcio Napoli

Roma-Napoli: Mourinho il ‘catenacciaro’, prepara le ‘catene’ per Kvaratskhelia

Roma-Napoli è la sfida dell’undicesima giornata di Serie A, per Josè Mourinho c’è da risolvere il problema Kvicha Kvaratskhelia.

Secondo molti addetti ai lavori il portoghese da estimatore del calcio pratico e senza fronzoli penserà anche in questo caso a non prenderle. Nelle ultime dieci partite la Roma ne ha vinte ben 7 adottando proprio un sistema da tutti definito ‘catenacciaro’. Con tredici gol fatti e 9 subiti, la Roma è la squdra che tra le prime sei dell’attuale classifica della Serie A è quella che segnato meno reti. Tra le prime dieci solo il Sassuolo con 12 reti siglate e l’Empoli, con 9 reti, hanno fatto peggio. Eppure la squadra di Mourinho sa massimizzare al meglio ciò che produce a livello offensivo, dato che si trova comunque al quarto posto in Serie A, con 4 punti di differenza dal Napoli capolista.

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Roma-Napoli: sfida Mourinho-Spalletti

Sia la Roma che il Napoli hanno una grande opportunità in caso di vittoria: i giallorossi si porterebbero a ridosso degli azzurri, mentre la squadra di Spalletti potrebbe mettere a sette punti quella di Mourinho. Insomma allo stadio Olimpico domenica sera ci si giocherà qualcosa di importante.

Ecco perché Mourinho non tornerà indietro sulla sua idea di catenaccio legata al calcio. Si parla già di gabbia su Kvaratskhelia, ma anche su Lobotka, che sono i due perni principali del gioco azzurro. Nel Napoli si cercherà di recuperare Anguissa, anche se le ultime novità da Castel Volturno non sono entusiasmanti. Certo che la squadra di Spalletti non è solo Kvaratskelia o Lobotka, basti pensare che in attacco uno tra Simeone, Raspadori e Osimhen resterà fuori, tanto per far capire il potenziale offensivo della squadra partenopea. Con Spalletti che in virtù di questo potenziale punterà ancora di più sul gioco come arma per far male ai giallorossi.

Mourinho dovrà invece fare ancora a meno di Dybala, cosa che potrebbe spingere il tecnico a pensare ancora di più alla fase difensiva, magari con la speranza di segnare un gol e poi di parcheggiare il solito pullman davanti alla porta, come ha già fatto in passato, anche recente.

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