Le Interviste

Esposito: “Tifosi Liverpool contro i napoletani? Una guerra persa. Sul turnover vi spiego”

L’ex calciatore del Napoli Massimiliano Esposito condanna il comportamento negativo dei tifosi del Liverpool nei confronti dei napoletani

Massimiliano Esposito è intervenuto a “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio. L’ex calciatore, tra le tante, di Napoli, Lazio e Verona si sofferma sui vari temi riguardanti il Napoli, che stasera giocherà alle 21 ad Anfield Road contro il Liverpool.

I tifosi del Liverpool hanno accolto il Napoli con astio: è una sconfitta per il calcio? “Purtroppo questo si è sempre verificato nel calcio, è una guerra persa. La mela marcia si trova sempre, come si evince dai tifosi dei Reds… Questi episodi accadono dappertutto, anche se si dovrebbe parlare il meno possibile di tali tematiche. Se il calcio va avanti è perché la maggior parte dei tifosi sono passionali e sani. Un avance alla tifoseria azzurra, la quale ha convertito le frasi razziste contro Napoli in un coro da intonare. È la vittoria più grande rispondere con l’ironia“.

Turnover per Spalletti in vista della gara odierna? “Il Napoli affronterà il Liverpool nello stesso modo. Anche se il tecnico dovesse far turnover, non cambierà tanto. Gli azzurri mostreranno il loro calcio, anche perché fare viceversa non rispecchierebbe il DNA della squadra. La bravura di Luciano è stata nel creare un gruppo omogeneo di titolari, calciatori funzionali all’obiettivo comune. Vedi Mario Rui, il quale sta disputando un’ottima stagione, ma questo è il risultato dell’operato del gruppo azzurro. Il segreto di questo Napoli è una squadra compatta con i fatti, ha raggiunto una convinzione importante. Contro il Liverpool, scenderà in campo senza paura e blindare il primo posto in Champions”.

Massimiliano Esposito indica cosa deciderà la partita

Dove sarà la chiave di volta ad Anfield? “Saranno rilevanti i primi minuti della gara. Il Liverpool è una squadra importante, gli azzurri giocheranno in uno stadio storico, gremito di tifosi. L’impatto iniziale sarà fondamentale, come anche non subire gol nei primi minuti”.

Chi deciderà questa partita? “Sarà impossibile l’omogeneità di questo gruppo in fase di possesso e non possesso. Salah potrebbe mettere in difficoltà la difesa avversaria; il Napoli dovrà ripartire bene con la velocità di Kvara. Sono due squadre che giocheranno a viso aperto, mi aspetto una grande partita“.

Pensieri su Osimhen? “La vera forza di questo Napoli è il gruppo, non il singolo. È una grande squadra, anche se nello spogliatoio i singoli possono fare la differenza. Victor ha dimostrano di essere in un ottimo stato di forma, potrà essere l’uomo partita come lo stesso Kvara, abile nel saltare l’uomo”.

Pensieri sulla sconfitta del Verona con la Roma? “L’attenzione fa da padrone in queste parirta. Il Verona è stato bravo a non lasciare spazi, ma non ha retto i rimi sino alla fine del match. Credo che gli scaligeri abbia perso la partite nei minuti finali per la scarsa lucidità e per la stanchezza. E in Serie A quando sbagli vieni punito...”.

L’ex calciatore del Napoli si sofferma su Raspadori

Perché ancora oggi Sarri fa fatica ad imporre il suo gioco in diversi modi? “Maurizio impone il suo calcio perché lo considera perfetto. Ma la perfezione non esiste… Vedi il Napoli, gli azzurri oltrepassano la perfezione. Sarri è troppo schematico e non va oltre i suoi stessi cardini. Se un granello di sabbia intaccasse il suo ingranaggio, si bloccherebbe qualcosa“.

È un grande allenatore? “È un grande studioso. Per diventare un ottimo tecnico bisogna evolversi ed adattarsi alle caratteristiche dei propri calciatori. Pep Guardiola esempio si e dimostrato tale perché ha modificato il suo modo di vedere il calcio, considerando le abitudini dei giocatori stessi“.

Come potrebbe migliorare Raspadori? “Ha bisogna soltanto di tempo. In Nazionale ha fatto bene, ma ha evidenziato delle carenze sotto la.gestione di alcuni momenti della gara e della palla. Questi aspetti sono determinanti per effettuare uno step successivo, ma necessita di esperienza per maturare. Serve soltanto tempo, perché poi farà parlare ancora di più di sé“.

Progetto polisportiva dilettantistica Sacra Famiglia “È un progetto che mette al centro il ragazzo, il bambimo e la crescita in ambito calcistica ed umano. Si lavora anche con i genitori, per far comprendero loro l’operato dei propri figli. Questo è un progetto iniziale, ma poi avremmo intenzione di fondare una squadra disabile ed organizzare poi diversi tornei per far partecipare tante squadre nelle quali ho militato“.

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